Dopo il successo americano, è diventata la serie televisiva più attesa dell’autunno. Tratta dal romanzo omonimo di Bonnie Garmus, narra la storia di un’eroina molto particolare, in un mondo difficile (poiché declinato al maschile) e poco aperto a chi possiede idee avveniristiche.

Stati Uniti, primi anni ’50. Elisabeth Zoth è una tecnica di laboratorio dell’istituto di ricerca Hastings: giovane studiosa e brillante, potrebbe avere una propria linea di ricerca, ma viene spesso ostacolata dai colleghi, poiché donna. La strada per le rivendicazioni femminili è lunga ed Elisabeth continua il suo lavoro con serietà e… quando incontra lo scienziato Calvin Evans che si accorge del talento della giovane, tutto pare prendere una strada più luminosa.

Ma all’orizzonte si profilano altri eventi; Elisabeth è allontanata dal laboratorio poiché non vengono apprezzate le sue idee troppo libere e indipendenti, ed ecco che la sua vita subisce una svolta: un noto produttore televisivo la avvicina e le propone di condurre una trasmissione di cucina in televisione. Così Liz diventerà la protagonista di “Cena alle sei”, programma di ricette rivoluzionario seguitissimo dalle signore di quegli anni, ma anche dagli uomini.

Secondo la protagonista e gli autori, in fondo la chimica e la cucina hanno molte cose in comune: sarà divertente vedere come Elizabeth riesca ad amalgamare le due cose. Sempre impeccabile Brie Larson si muove a proprio agio tra abiti d’epoca, fornelli e cucina ricostruiti in modo perfetto, tanto da sembrare la casa di Barbie.

E questo grazie anche alla fotografia di Zachary Galler e Jason Oldak. E ovviamente molti temi, come il riconoscimento professionale, la parità di accesso al lavoro e allo stipendio, sono ancor oggi di grande attualità.

Come dice Bonnie Garmus nel suo libro: “La chimica è vita. La capacità di cambiare tutto, comincia da qui”.