Protagonista dell’immagine ufficiale dell’edizione 2024 dello Storico Carnevale di Ivrea è ancora una volta una donna.

Non la Mugnaia, eroina iconica della festa, già protagonista dell’immagine 2023, portatrice di valori indissolubili, su tutti quello della libertà, riconducibili a una tradizione che affonda le proprie radici nei secoli, bensì una giovane donna intenta a lanciare un’arancia.

La Fondazione dello Storico Carnevale di Ivrea, attraverso l’agenzia MCS Media, ha scelto di mettere al centro dell’immagine un volto moderno e attualissimo, giovane, che rappresenta plasticamente la forza gentile delle donne che si distingue anche in un contesto unico e così carico di significati come quello dello scontro in battaglia.

E’ la stessa battaglia della arance a tornare protagonista dell’immagine del Carnevale dopo molti anni.

Il momento più conosciuto al di fuori dei confini di Ivrea, che attira ogni anno così tanti visitatori, ma che non esisterebbe e non avrebbe valore se non inserito nel suo contesto storico.

Per questo sullo sfondo, quasi fosse uno skyline, troviamo il Corteo Storico, con tutta la sua forza evocativa.

I personaggi sfilano a cavallo di fronte al popolo in festa sotto le “rosse torri” del castello.

A firmare il manifesto è l’illustratore eporediese Joey Guidone, classe 1985, già autore dell’immagine 2023.

Artista dallo stile pop autentico ed essenziale, si è formato allo IED di Torino prima di perfezionare il suo percorso al Mimaster di Milano.

Dal 2015 lavora come illustratore freelance per numerose riviste, quotidiani, agenzie di pubblicità, case editrici e progetti istituzionali.

Molto attivo soprattutto nel mercato editoriale americano- tra i suoi committenti troviamo il The New York Times, Apple, Adobe, Time Magazine – in Italia ha lavorato per Einaudi, Feltrinelli e Internazionale, per cui ha realizzato una delle copertine più significative durante la pandemia.

Amo il design semplice e di grande impatto comunicativo, una sfida non facile considerando che il tema del manifesto doveva essere la battaglia delle arance, così caotica e ricca di dettagli. Per questo, ho scelto di rappresentare l’intera battaglia attraverso un soggetto singolo, consentendo allo sfondo di ospitare il corteo e il castello dalle rosse torri. Il manifesto si sviluppa infatti su due livelli scenografici, creando un vivace contrasto cromatico tra colori complementari. Osservando la battaglia dal suo interno, mi ha sempre colpito la combattività delle aranciere donne. Ho quindi voluto utilizzare una figura femminile, offrendo un’interpretazione inedita di questo soggetto. Inoltre, dato che stiamo attraversando un momento storico di ridefinizione dei generi, ho voluto riflettere questa evoluzione attraverso l’immagine di una donna guerriera”.

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Redazione Web