Si inizia la settimana che porterà, domenica prossima, 24 dicembre, a celebrare la venuta nel Mondo di Dio con noi.

Avremo tante occasioni di incontro, cari Lettori, tra Natale e l’Epifania, per stare insieme ed andare a conoscere, o incontrare di nuovo – su www.risvegliopopolare.it – 

le realtà ecclesiali della Diocesi di Ivrea.

Incominceremo proprio il 24 prossimo a Borgo Revel, dove tutto il paese si raccoglierà attorno al Parroco Don Valerio D’Amico per un’azione liturgica che – giunta alla seconda edizione – pare avere tutte le carte in regola per radicarsi come una Tradizione bella, coinvolgente e di grande efficacia pastorale.

L’abbiamo conosciuta lo scorso anno – leggi qui –

E subito siamo rimasti stupiti per la cura e (qualcosa concediamo a termini di moda) lo “spessore” di una rappresentazione popolare, dal profilo, tuttavia, ben lontano da quello di una “sceneggiata”.

Sappiamo bene, peraltro, che i Vangeli dell’Infanzia siano tutt’altro che Vangeli “per bambini”.

Illustrano, invece, significati teologici e persino “proiezioni” pastorali profondi e di rilievo.

Il grande merito “divulgativo” di questa iniziativa è parso subito proprio questo: rendere alla portata di molti, certo del “popolo” quale destinatario primo del messaggio di Cristo, una parte così importante, essenziale, della Storia della Salvezza.

La Parola di Dio, del resto, per raggiungere il cuore di uomini e donne di ogni tempo, ha bisogno di essere “spiegata”: è la Parola stessa a rendere questa raccomandazione, solo che si abbia a mente la sincera remissione di quel Ministro della Regina Candace (At 8, 26-27) al Diacono Filippo:

“Filippo corse innanzi e, udito che leggeva il profeta Isaia, gli disse: «Capisci quello che stai leggendo?». Quegli rispose: «E come lo potrei, se nessuno mi istruisce?». E invitò Filippo a salire e a sedere accanto a lui”.

O, ancora, la dimensione rivelativa cui finalmente pervengono quei Discepoli, lungo la strada di Emmaus (Lc 24, 31-32):

“Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma lui sparì dalla loro vista. 32 Ed essi si dissero l’un l’altro: ‘Non ci ardeva forse il cuore nel petto mentre conversava con noi lungo il cammino, quando ci spiegava le Scritture?’ ”.

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Crediamo di non sbagliare pensando che l’esperienza dello scorso anno rassegni alla Chiesa proprio questo risultato: raggiungere mente e cuore dei Fedeli, proprio perché la “spiegazione” della Parola è affidata ad una pluralità di vettori, di codici comunicativi, di percezioni multisensoriali: i figuranti si vedono, si sentono, ci parlano, sono a loro volta capaci di “impersonare”.

Se, dunque, il “presepe vivente” dello scorso anno si è rivelato idoneo a rendere possibile questo risultato, abbiamo buoni motivi per pensare che non sarà da meno la “veglia dei pastori” in programma nella prossima Vigilia.

Saremo ad aspettare e poi ricevere Gesù nel “kataluma”.

Che non è – si badi – il “pandokheion” cui si potrebbe pensare.

A parte gli scherzi, la realtà più edificante è proprio questa: nozioni apparentemente riservate a pochi Studiosi, diventano patrimonio comune: non soltanto per un fine, pur importante, culturale; quanto, soprattutto, perché ciascuno possa approfondire e farsi raggiungere dal calore di un racconto che apre il cuore all’azione dello Spirito.

Per saperne di più non resta che ritrovarci a Borgo Revel, domenica sera, anche per partecipare poco dopo alla S.Messa di Mezzanotte.

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Ci piace anche in questa occasione ricordare a tutte le persone, Parrocchie, Enti, Istituti, che fossero interessati a raggiungere le Redazione web del Risveglio con comunicati, avvisi, segnalazioni di eventi, fotografie e filmati, che sono a disposizione anche i seguenti recapiti:

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