Appassionati di teatro benvenuti a questo spettacolo in cartellone domenica 21 gennaio – ore 16 – al Teatro Civico di Chivasso. Un’esperienza teatrale che sicuramente non vi deluderà, trasportandola in un universo dove le immaginazioni e i sogni prendono azione.

E le emozioni sono profonde.

Stiamo parlando dello spettacolo “Francesco, il lupo e…”: una produzione il Mutamento Zona Castalia di Torino, la cui drammaturgia e regia è affidata a Giordano Vincenzo Amato. Questo particolare spettacolo è in collaborazione con il Teatro a Canone di Chivasso.

Interprete Amandine Delclos accompagnata con le musiche dal vivo di Claudio Micalizzi.

La vicenda quasi fantastica si svolge in Umbria. Precisamente a Monteleto, pittoresca contrada nelle vicinanze di Gubbio.

Qui è nato Dasa.

Fin dalla sua nascita ha conservato un ricordo insolito e aggiungiamo stravagante.

Qualcosa di cui quasi sempre nessuno si ricorda.

Dasa non è un fanciullo come tutti.

Dalla prima infanzia Dasa si è appassionato di storie antiche: le ascolta con molta passione da mamma e papà, anche quelle che lui stesso si inventa.

Ama moltissimo sognare racconti di lupi affamati, aggressivi. Sogna uomini valorosi che sfidano il loro destino, caprette curiose e sacerdoti saggi.

Tutte questi personaggi contribuiscono a ravvivare la sua immaginazione e nutrono il suo spirito di avventura.

Dasa vive una fanciullezza fatta di incontri: alcuni normali altri straordinari.

Durante i sogni il suo spirito esplora terre lontane e surreali.

Gli appaiono montagne dalle cime altissime, con tantissima neve. Sicuramente non un panorama della sua verde e ubertosa Umbria.

Nel corso delle immaginazioni notturne Dasa intravede creature strane e affascinanti che forse sussistono unicamente nella sua mente fantasiosa. Immagina le montagne del Tibet, qualcosa di molto lontano dalla realtà.

Alla fine Dasa si domanda se sta solo sognando o se queste fantasie sono in realtà ricordi celati nel suo subconscio.

Probabilmente, in qualche strano modo, la sua anima ha visitato il Tibet lasciandogli un’impronta che non può essere cancellata dalla sua coscienza.

The Answer Blows In The Wind” cantava tempo fa un menestrello.

Un richiamo sussurrato dal vento.

Tutto questo contribuisce a seguire il flusso dell’avventura, a lasciarsi guidare dal suo desiderio di scoprire le verità nascoste dietro i suoi sogni e i suoi ricordi.

Dasa si prepara a incontrare l’ignoto destino sempre desideroso di esplorare mondi a lui sconosciuti e a vivere un’avventura che sicuramente cambierà la sua vita per il resto della sua immaginaria esistenza.

Con il cuore colmo di speranza e la mente aperta all’incertezza, il nostro fantomatico personaggio avanza verso qualcosa di cui non conosce nulla, ma pronto a condividere e far sua l’avventura che lo attende.

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