Continua anche in questa domenica la nostra carrellata di presenze in varie Parrocchie per la Festa di Sant’Antonio Abate.
Oggi a Feletto e, nelle prossime ore, altri cinque appuntamenti.
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(gabriella franzino – edy guglielmetti) – Nella domenica dedicata alla Parola di Dio, la comunità di Feletto ha celebrato la festa di Sant’Antonio Abate, eremita egiziano fondatore del monachesimo cristiano.
Nell’accogliere i fedeli ad inizio Messa, il parroco don Stefano Teisa ha esortato gli agricoltori presenti, ma anche tutti gli altri fedeli, a coltivare e custodire con amore ciò che ci sta attorno, per prendersi cura di ciò che è in noi, nel nostro intimo, nel nostro cuore: coltivare l’onestà, il rispetto, la perseveranza, la tolleranza richiede dedizione, sacrificio, abnegazione come lavorare la terra ed attendere che i frutti sboccino, i semi germoglino.
Lasciare fuori di noi le piante dell’egoismo, dell’orgoglio, della sete di vendetta è come liberare il terreno di semina dalle erbacce infestanti.
Al termine delle funzioni, nel “momento istituzionale”, Don Stefano ha ringraziato, per la partecipazione, il segretario zonale Massimo Ceresole, il responsabile della Coldiretti di Feletto Mauro Bollero, la vicepresidente di Torino Tiziana Merlo; ha anche esortato l’Associazione Coldiretti a continuare nel suo compito di tutela sia degli agricoltori sia dei consumatori finali.
La benedizione dei mezzi agricoli schierati presso Piazza Martiri ha concluso la manifestazione religiosa, sempre molto sentita e seguita; la festa è proseguita presso l’agriturismo La Desiderata di Agliè per il pranzo sociale.
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