IVREA – Attraverso il Centro Missionario Dio-cesano, la Diocesi di Ivrea accompagna e sostiene persone e progetti; nascono sinergie che trovano motivazioni personali e comunitarie in clima di fiducia.
Nel pieno della Quaresima di fraternità, il CMD si rivolge ai missionari perché riassumano in relazioni semplici e trasparenti le situazioni che stanno vivendo, i progetti che stanno realizzando.
Ringraziamo quindi i missionari, e i lettori, per l’attenzione che danno a questo tempo favorevole al rinnovamento delle idee e della vita e preparino così la gioia della Pasqua.
Per questo secondo appuntamento della Quaresima di Fraternità ci ha scritto il Diacono Danilo Grindatto, missionario di Ivrea nella diocesi brasiliana di Barreiras.
L’anno 2023 è stato difficile per il Brasile dove ci sono state le elezioni presidenziali col tentativo di rimettere in moto dei progetti statali in favore di popolazioni povere.
don matteo somà, direttore cmd
“Dio ha creato la terra per gli uomini e le donne e per le famiglie, perché po-tessero avere sostentamento. Senza subire imposizioni eccessive da parte dei proprietari della terra, perché tutti gli uomini sono uguali. Per ristabilire una nuova giustizia occorre insegnare alle persone emarginate ed escluse il modo di difendere i loro diritti, senza l’uso della violenza ma perseguendo politiche sociali efficaci”. Così esordisce il diacono Danilo Grindatto nella sua lettera.
Che cosa viene dunque fatto nelle opere della missione? “Innanzitutto celebriamo la Parola di Dio attraverso incontri di preghiera e liturgie comunitarie – risponde il diacono Grin-datto –. Quindi garantiamo l’accompagnamento delle comunità rurali con l’elaborazione di piccoli progetti e continuiamo il cammino delle riforme agrarie intrapreso molti anni fa e interrotto molto spesso da ostacoli insormontabili”.
Ovviamente dalla politica, talvolta più favorevole e talvolta meno verso i poveri, dipendono leggi e decreti che giocano a favore o sfavore delle popolazioni disagiate. “Molti insediamenti rurali che prima beneficiavano di misure favorevoli, sono stati penalizzati in questi ultimi anni. È in atto un tentativo di porvi rimedio che non avrà risultati immediati – racconta il missionario –. Intanto la penuria di risorse provoca un esodo interno al Brasile e migrazioni di giovani che dalle campagne si dirigono verso le grandi città”.
Ecco cosa racconta ancora il diacono Grindatto nella sua lettera per la nostra Quaresima di Fraternità: “Nel marzo 2023 sono stato invitato a partecipare ad un progetto creato a Bahia per l’accompagnamento di gruppi e associazioni che privilegiano l’economia solidale e che si chiama ‘Cidade Emprendedora’ (letteralmente: città imprenditoriale). L’equipe organizzatrice del corso mi ha affidato la città di Mansidão, distante circa mille chilometri dalla capitale Salvador de Bahia, che non è ancora raggiunta da strade asfaltate e da flussi economici persistenti e sicuri.
Ho iniziato a fare il censimento delle associazioni regolarmente registrate nella agenzia delle entrate, ho animato delle riunioni con le associazioni e insieme abbiamo preparato piani di lavoro. Nel 2023 ho continuato ad accompagnare alcune comunità rurali nei comuni di Barreiras e Mansidão. Anche con queste ho privilegiato l’ascolto delle loro esigenze e ho preparato piccoli progetti con il coinvolgimento dei giovani. Anche con i piccoli agricoltori e con i pescatori abbiamo sviluppato nuovi progetti”.
Ci sono poi due realtà in particolare che il diacono ha accompagnato da vicino. “Anzitutto gli abitanti che vivono vicino al deposito di rifiuti di Barreiras, dove ho continuato il progetto che era iniziato negli anni 2000 per opera della Caritas della Bahia e Sergipe e che si era interrotto dopo la morte del primo Vescovo di Barreiras, monsignor Ricardo Weber-bergher. Durante la pandemia il comune di Barreiras aveva deciso di spostare l’insediamento, diventato molto numeroso. Alcune famiglie erano state allontanate, ma una cinquantina sono rimaste sul posto e vivono in condizione di estrema povertà. Con i proventi del progetto Terra Dos Homens, sostenuto dal CMD di Ivrea siamo andati in aiuto delle famiglie più povere”.
“La seconda iniziativa riguarda la tribù Kiriri, una comunità indigena dedita all’agricoltura e alla confezione di articoli di artigianato nel municipio di Banzaè. Dopo molte peripezie e spostamenti ha trovato un luogo sicuro in cui stabilirsi, e anche qui il CMD di Ivrea ci aiuta per fornire beni di prima necessità”.
Quanto ai progetti per l’immediato futuro, ecco quanto ci scrive Danilo: “Nelle previsioni per il 2024 cercherò di continuare la mia presenza con le comunità di Mansidão e Barreiras e anche in alcune comunità rurali di Riachão das Neves e Santa Rita de Cassia. Anche il Progetto Cidade Emprendedora continuerà: allestiremo due sale computerizzate nell’asilo Laura Pascoa a Mansidão.
Nella Parrocchia di Santa Rita de Cassia seguiremo un gruppo di adolescenti e giovani anche nell’apprendimento dell’informatica. Voglio ringraziare per l’appoggio morale e finanziario e auguro a tutti voi un anno 2024 ricco di tante realizzazioni”.
diacono danilo grindatto