Eugenia Carfora è salita all’onore delle cronache grazie al suo impegno, profuso per contrastare l’emarginazione dell’Istituto scolastico di cui è preside: ella lavora in un quartiere “difficile” di Caivano, Napoli. Ha pulito le aule, recuperato alcuni ragazzi che non andavano più a lezione, lottato perché la scuola è la cosa più importante…

E torniamo a parlare di scuola nel film di questa settimana (in sala dal 29 febbraio): l’ambientazione è la Germania di oggi. Carla Nowak è una giovane insegnante di origine polacca: finalmente ottiene l’incarico che sperava per insegnare matematica ed educazione fisica ai ragazzini delle medie inferiori. All’inizio tutto sembra filare liscio, l’istituto gode di un certo prestigio, aule e corpo docenti funzionano… ma improvvisamente accadono alcuni furti all’interno dell’edificio scolastico e quando viene accusato proprio un alunno di Carla, Oskar, la donna decide di far chiarezza a modo suo.

Il ragazzino è di origine turca, è molto dotato e a lezione ottiene ottimi voti, ma il problema dell’integrazione razziale e dell’immigrazione si presentano al cospetto di una scuola che dovrebbe essere moderna e inclusiva. Così la protagonista comincia a indagare, mentre in sala professori si esprimono opinioni controverse e alcuni tra i presenti, compresi i rappresentanti di classe, si improvvisano detective.

La cinepresa a mano segue la protagonista all’interno di un ambiente chiuso, passo dopo passo vengono scandite le note della colonna sonora di Marvin Miller e la trama diventa claustrofobica.

L’ottima sceneggiatura scritta da Johannes Duncker e dallo stesso regista Çatak, trasforma la storia in un thriller ad alta tensione emotiva: da un unico evento sgorgano conseguenze a cascata e lo stesso finale ha risultati ambigui.

“Il coraggio te lo fai venire” afferma qui, in Italia, la preside Carfora.

LA SALA PROFESSORI
di Ilker Çatak
paese: Germania 2023
genere: drammatico
interpreti: Leonie Benesch, Leonard Stettnisch, Michael Klammer, Eva Lobau, Rafael Stachoviak
durata: 1 ora e 38 minuti
giudizio Cei: consigliabile, problematico, dibattiti