Davvero è difficile immaginare che un’opera così importante, avvincente, a suo modo esemplare, possa essere stata concepita e realizzata nella minuscola Borgo Revel.
Se riguardato rispetto al resto del mondo, il paesino pare quasi reggere il paragone, così come il moscone del bagnino potrebbe reggere quello con l’Oceano Atlantico.
Eppure il piccolo borgo, quasi avviticchiato attorno alla strada ferrata, proteso nella osmosi con una campagna generosa, sempre un po’ attento al rapporto con il capoluogo di Verolengo (nel musical un minuscolo e certo non casuale accenno: dobbiamo volerci bene un po’ di più, tra frazione e comune…) è stato protagonista di un’opera eccezionale.
Un musical.
Tutto made in Borgo Revel.
Una cosa da palati fini, che però è riuscita nell’intendo di essere evento di popolo e non solo per il vasto pubblico che, domenica 30 giugno, è accorso anche dal territorio.
Ne è stata testimonianza la presenza, oltre che del Sindaco di Verolengo, dei Primi Cittadini di Crescentino e Cavagnolo, oltre che dagli Operatori del Servizio educativo della Casa Circondariale di Vercelli, rappresentati dalla Dottoressa Valeria Climaco.
Evento di popolo perché i protagonisti del musical “Vite e tralci” sono i cittadini di Borgo Revel, i parrocchiani della parrocchia di Sant’Anna.
Che hanno lavorato per quasi un anno (la speaker dirà: siamo stati insieme quanto lo siano nella casa del Grande Fratello) per realizzare il copione, per le prove, per organizzare un allestimento.
E tutto questo meriterà certamente che lo spettacolo sia replicato, ma non anticipiamo gli eventi.
Anche perché, da raccontare, ce n’è d’avanzo anche se ci limitiamo a questo, di evento.
Al punto che il racconto vero e proprio di come sia nata e si sia sviluppata questa iniziativa lo lasciamo integralmente, nel nostro filmato, ai protagonisti, i quali però qui vanno doverosamente ricordati.
Solo qualche breve considerazione.
Tre anni fa è arrivato a reggere la parrocchia di Sant’Anna un nuovo Parroco, Don Velerio D’Amico.
Sacerdote giovane che ha subito dimostrato di volere interpretare pressochè alla lettera l’insegnamento di Papa Francesco.
Ci ricordiamo di quella prima S.Messa Crismale, il Giovedì Santo dell’anno 2013, appena eletto al Soglio Pontificio:
«L’unzione non è per profumare noi stessi e tanto meno perché la conserviamo in un’ampolla, perché l’olio diventerebbe rancido e il cuore amaro»
Ma, anzi, chiedeva ai Pastori d’anime di “essere pastori con l’odore delle pecore”.
E qui a Borgo Revel è successo anche perché le “pecore” altro non hanno mai chiesto al Pastore se non di stare insieme, di condividere, di mettere in comune idee, esperienze, che sono diventate – parafrasando don Lorenzo Milani – un’originale e viva esperienza pastorale.
Esperienza che mette a contatto con una realtà: quella tra i laici impegnati nella vita parrocchiale ed il Parroco non è soltanto una “collaborazione”, ma è una vera e propria vita in comune, che si esprime con iniziative di valenza pastorale.
Lungo quest’anno di preparazione, tutti hanno vinto il “nemico numero uno”, il divano con le sue insidie, prima fra tutte la pigrizia.
Due volte la settimana, dopo cena (per qualcuno, al posto della cena) tutti in Parrocchia per le prove!
Seguendo il nostro filmato non si mancherà di cogliere che nulla sia stato lasciato all’improvvisazione.
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Chi non ha dimestichezza con il mondo dell’arte e dello spettacolo, forse può non cogliere appieno l’entità del lavoro che ha permesso la preparazione di questo musical.
Che ha una sola Autrice (regia, sceneggiatura, testi), Elisabetta Acide, stimata Insegnante di Religione, “motore” di tante iniziative e vera rivelazione tra le pur numerose e qualificate risorse umane del laicato cattolico diocesano di Ivrea.
Ma un protagonista indiscusso: il “gregge” con il suo Pastore.
Pastore che non esita a mettersi in gioco anche come attore e persino (!) cantante, nei panni (ed è naturale) di Gesù Cristo che ripete il versetto “io sono la vite e voi i tralci”, idea portante dell’opera.
Opera che è stata concepita seguendo un duplice e convergente canone.
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C’era, intanto, la volontà di commemorare i duecento anni dalla nascita del Conte Cesare Thaon di Revel e Sant’Andrè (13 luglio 1824 – 24 novembre 1899), il benefattore che ha letteralmente cambiato il volto della Borgata.
Chi si rechi a Borgo Revel per la prima volta, resta subito sorpreso dall’imponenza di opere quali la stessa chiesa parrocchiale, la canonica, la scuola: tutto realizzato con la donazione del Conte, che seguì personalmente i lavori e mise a disposizione oltre 200 mila lire di allora, una somma enorme.
Le opere furono inaugurate il 13 agosto 1896 e nel 1934 l’antica Calciavacca cambia nome in Borgo Revel.
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Parallelamente, il musical offre il secondo importante canone di riflessione, naturalmente intrecciato con il primo, è la chiamata alla santità.
I Santi sono esempi e modelli.
Hanno sempre qualcosa da insegnare e chi si avvicina a loro non rimane deluso. L’allestimento teatrale parla dei Santi “sociali” come San Giovanni Bosco così come Santa Madre Teresa di Calcutta, ma non solo.
Li conosceremo meglio nel video.
I Santi sono uomini e donne “immersi in Dio” con il loro essere e con le loro opere, con semplicità anche se eroica, nel quotidiano.
Dicono che la chiamata alla santità è per tutti, solo che la si voglia ascoltare.
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Non potremmo concludere senza una doverosa citazione di tutti i protagonisti, anche loro “uomini e donne come noi”, capaci però di vincere l’attrazione del divano per dedicare tempo al bene ed alla vita in comune.
Abbiamo detto che i testi, la regìa e la sceneggiatura sono a cura di Elisabetta Acide: di lei anche come esigente direttore in sala prove, parla esaurientemente la speaker della serata, nel video.
La trama.
Ad un famoso Grafico professionista, un bel giorno arriva una richiesta preparare per la Parrocchia di Borgo Revel un “pieghevole” per pubblicizzare gli eventi di commemorazione del bicentenario.
E tutto ha inizio.
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Il cast.
I monologhi sono di Eliana Mazza.
Grafico, Loris Salassa.
Segretaria, Stefania Casa.
Gesù, don Valerio D’Amico.
San Francesco, Eugenio Zanlorenzi.
Santa Chiara e donna indiana, Maria Chiara Acide.
San Giuseppe Benedetto Cottolengo, Silvano Zanlorenzi.
San Giovanni Bosco, Franco Frola.
Mamma Margherita, Teresa Berzero.
Maria Santissima, Giada Seren Rosso.
Conte Cesare Thaon de Revel, Gianfranco Barbera.
Leonie di Saverio Guiget da Vienne, Enza Petrarulo.
Abitanti di Calciavacca, Marinella Daniele, Lorella Durante, Nina Atzori, Ezio Cascina, Simone Durante, Claudio Milani, Maurizio Durante, Roberta Cernoia, Livia Santa.
San Rocco, Giuseppe Mezzo.
Don Actis, Renzo Milanesio.
Vescovo Richelmy, Emanuele Fusaro.
Suore delle Divina Provvidenza, Barbara Raso, Sabrina Raso, Ivana Actis, Barbara Bonelli.
Beata Bianca di Savoia, Liesel Caudera.
Santa Madre Teresa di Calcutta, Elisabetta Acide.
San Giovanni Paolo II, Paolo Bresso.
I narratori: Acide Donatella, Bordonaro Antonella, Vercellotti Maria Teresa.
Non sono mancati altresì tanti e meritati applausi per altri interventi.
Le ballerine impegnate nella danza a corpo libero, che vediamo in più riprese del filmato, sono state le Studentesse del Liceo Classico Lagrangia di Vercelli, Martina, Sara, Chiara e Lucia.
Il corpo di ballo con bambine e ragazze della Scuola di Danza Etoile ASD di Berardi Silvia.
L’atelier sartoriale: Seoli Maria Pia, Daniele Imelda, Actis Perino Giuliana: super brave!
Supporto digitale: Actis Monica, Bertolina Barbara.
Supporto tecnico: Ginipro Gian Antonio.
Service audio e luci: Aries di Marchetto Alberto e Coha Marco
A tutti un grande e meritato applauso, da tutto il web e non solo dalle 250 persone e oltre di domenica sera.
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