Nell’agosto 2021 è accaduto un fatto storico importante, con gravi conseguenze, che però in genere si tende a dimenticare: le forze americane e internazionali si sono ritirate dall’Afghanistan, e ciò ha favorito nuovamente l’ascesa al potere dei talebani. Oggi il Paese attraversa una grave crisi economica e umanitaria.

La storia narrata nella pellicola odierna racconta di Donya, giovane afghana immigrata negli Stati Uniti: ora vive a Fremont, cittadina della Bay Area californiana, nota come Little Kabul per la presenza di una delle maggiori enclave di rifugiati afghani.

Donya vive sola e si sente sola: ha lasciato la sua casa e i suoi cari in un Paese molto lontano, ha lavorato come traduttrice per l’esercito Usa e ora sa che non può tornare a casa; la notte non riesce a dormire e le giornate sono vuote e buie.

Grazie a un piccolo stratagemma riesce a ottenere la possibilità di effettuare sedute di psicoterapia: il dottor Anthony è un tipo buffo e cerca di aiutare la giovane donna anche con un sorriso, ad esempio le propone la lettura di Zanna Bianca di Jack London. Donya trova lavoro all’interno di una fabbrica di biscotti, i proprietari sono cinesi e hanno adottato il marchio dei “biscotti della felicità”, infatti all’interno di ogni dolcetto c’è un bigliettino con una frase propiziatoria: chissà che non porti davvero la fortuna tanto desiderata.

Forse Donya può ancora sperare di incontrare un amore, chissà, forse basta guardarsi intorno: per esempio quando l’auto non funziona e c’è bisogno di un buon meccanico come Daniel, che può rivelarsi anche un buon amico.

Il film è girato con un elegante bianco e nero, a tratti questo accentua la drammaticità della storia. Dice il regista Babak Jalali: “Spesso è il passato a dettare il presente. Per chi riparte da zero lontano da casa, il passato non è mai veramente alle spalle”.

FREMONT
di Babak Jalali
paese: Usa 2023
genere: drammatico
interpreti: Anaita Wali Zada, Gregg Turkington, Jeremy Allen White, Hilda Schmelling, Avis See-tho
durata: 1 ora e 32 minuti
giudizio Cei: consigliabile, poetico, per dibattiti