Le ultime notizie sull’andamento della stagione estiva degli italiani ci dicono di una riduzione delle spese e della durata delle vacanze: spesso ci si concede una sola settimana, con oculata scelta di alloggi a costi contenuti così come per i pasti.
Si racconta che la consuetudine delle ferie d’agosto risalga ai tempi dell’antica Roma, quando l’imperatore Ottaviano Augusto stabilì che l’intero mese a lui intitolato fosse dedicato al riposo e alle festività legate al raccolto.
E l’estate piemontese dell’anno scorso – in attesa dei dati di quest’anno – era andata molto bene con un incremento del 3,4% di presenze in più rispetto al 2022. A trainare il risultato positivo erano stati gli stranieri aumentati del 5%, con soggiorni più lunghi e quindi una crescita del 6,7% nei pernottamenti. La Germania è sempre il primo mercato estero per arrivi e presenze, a seguire, Paesi Bassi, Francia, Svizzera e Regno Unito che superano tutti i valori del 2022. In Piemonte si scelgono prima i laghi, poi la montagna, quindi la collina. Il sentimento rispetto al “prodotto-Piemonte” nel suo complesso – ricettività, ristorazione e attrazioni – è pari a 87,3 su 100, superiore rispetto alla media dell’Italia (86,4/100).
Tornando a noi, c’è un problema ulteriore che riguarda soprattutto una tipologia di famiglie: quando si va in vacanza con figli adolescenti, come si può sopravvivere ad una settimana all’insegna del risparmio? Nel periodo adolescenziale tutto è un po’ più complicato, anche fare le vacanze: le emozioni sono altalenanti, vige la ricerca di qualcosa di indefinibile che attanaglia quel vuoto esistenziale che fa diventare i giovani irrequieti, irritabili e, a volte, irritanti per l’adulto.
Se poi al periodo adolescenziale si deve pure affiancare l’economia famigliare in tempo di vacanza, la cosa si fa più ardua: il villaggio vacanze svanisce come un ricordo lontano; il posto in hotel si riduce al posticino in spiaggia, il pranzo a tavola ad un pic-nic con borse frigo al seguito; la connessione internet, poi, in quel posto lì quasi sempre non funziona.
La parola d’ordine con il figlio adolescente è mediazione, seguita da programmazione. Il nemico da combattere in adolescenza è la noia: se si riesce a trasformare la vacanza in avventura, il pericolo è scampato. Le idee possono essere tante: organizzare dei “contest”, delle competizioni in famiglia (il panino più buono o la foto più divertente della giornata); affidare il compito della spesa ai ragazzi; dedicarsi all’esplorazione dei luoghi per inventare una “mappa del tesoro” con i punti di interesse più significativi… Anche il giusto riposo e relax combattono la noia perché sono necessari per ristabilire corpo e spirito.
Ah già! La valigia! Quella dei ragazzi sarà probabilmente sempre più piena di quella degli adulti, zeppa di tante cose all’apparenza inutili, ma che li faranno sentire protetti. Facciamocene una ragione e troviamo un po’ di spazio in più nel bagagliaio delle nostre auto!