(elisa moro). “Siate spose di Cristo nella gioia”: sono risuonare più volte queste parole nella Santa Messa di apertura di ieri pomeriggio, celebrata da Mons. Cristiano Bodo, Vescovo di Saluzzo, e concelebrata da Mons. Paolo Ricciardi, Vescovo ausiliare di Roma per la zona est e referente CEI, dal 2023, dell’ Ordo Virginum nazionale, oltre che da diversi sacerdoti, delegati delle Diocesi di appartenenza delle consacrate presenti, nella gremita Basilica di Maria Ausiliatrice.
Dopo l’apertura dei lavori del Convegno, alle 8.30 di lunedì 26 agosto, la Santa Messa, in Basilica, è stata celebrata dal Vescovo ausiliare della Diocesi di Torino, Mons. Alessandro Giraudo e concelebrata, oltre che da Mons. Ricciardi e da altri sacerdoti, dal Vescovo di Cuneo, Mons. Piero Del Bosco.
Una giornata, quella di lunedì, incentrata su una riflessione sulle relazioni, quelle generate in Cristo e quelle generative di vita, con l’aiuto di Suor Katia Roncalli, docente presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Assisi – Biennio di specializzazione e l’Istituto Teologico di Assisi – Quinquennio istituzionale.
Suor Katia, francescana e responsabile generale della Fraternità Evangelii Gaudium, ha delineato alcune urgenze nella società attuale, caratterizzata da una crescente perdita del senso cristiano.
L’invito è quello di essere “autentiche madri”, combattendo ogni forma di “mediocrità”, aprendosi ad una sincera e gioiosa evangelizzazione, alla missione vera, vivendo spazi di autentica fraternità.
San Giovanni Paolo II sottolineava, nel 1999, sottolineava che “la missionarietà deve costituire la passione di ogni cristiano; passione per la salvezza del mondo e ardente impegno per instaurare il Regno del Padre”.
Un “fuoco di pace”: così Suor Katia ha spronato le consacrate, le aspiranti e tutti i presenti a seguire Cristo, ovunque vada, senza “tentare di addomesticarlo”; l’amore, la passione per il Vangelo è un’autentica Pasqua vissuta, “offrendo sinceramente la propria vita”, fino a dire, con il Libro degli Atti degli Apostoli “in Lui viviamo, ci muoviamo ed esistiamo” (At.17, 28).
“Se uno è di Cristo è una creatura nuova e le cose vecchie sono passate” (2Cor): la novità di seguire Cristo profuma di libertà, con gli occhi spalancati sul futuro e mai sul passato; citando Papa Benedetto, in un’omelia su San Paolo del 2009: “diventiamo nuovi, se ci lasciamo afferrare e plasmare dall’Uomo nuovo Gesù Cristo. Egli è l’Uomo nuovo per eccellenza. In Lui la nuova esistenza umana è diventata realtà, e noi possiamo veramente diventare nuovi se ci consegniamo alle sue mani e da Lui ci lasciamo plasmare”.
Nel pomeriggio di lunedì si è svolta l’assemblea comunitaria dell’Ordo Virginum e l’elezione delle candidate per il gruppo di collegamento nazionale.
In serata si è tenuta la veglia di preghiera, focalizzata sulle figure dei Santi torinesi.
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Redazione Web
