La Mostra del Cinema di Venezia impazza al Lido e, ai tanti ammiratori presenti, offre polvere di stelle e qualche “divinità” cinematografica presente (ad esempio Brad Pitt e George Clooney con rispettive consorti)…
Si può sognare a occhi aperti qualche volta, come suggeriamo sommessamente da questa pagina. Ma a volte il cinema e la vita si scontrano, soprattutto quando si descrive la storia di personaggi controversi e iconici come nel caso del film di Pablo Lorraìn: la protagonista è Maria Callas nell’ultima settimana della sua vita.
Parigi, 1977. Maria Callas è sola. La straordinaria cantante sta facendo i conti con la sua fama e una carriera ormai terminata, ma che torna a visitarle la mente e le notti insonni. L’appartamento dove vive è una gabbia dove può coltivare i ricordi e quella voce che non le appartiene più: a portarle conforto ci sono i due domestici di casa: Ferruccio, autista e maggiordomo, un’anima paziente che l’accudisce con benevola ammirazione, e Bruna, la cameriera e confidente.
I due personaggi sono interpretati da Favino e Rohrwacher, che impersonano perfettamente il loro sodalizio e supporto alla protagonista. Maria si concede a una lunga intervista e ripercorre così brandelli della sua vita: in sottofondo la musica di Traviata, Norma, Tosca, insieme a spezzoni in bianco e nero. E come non ricordare Aristotele Onassis e… chissà, l’amore impossibile per Pier Paolo Pasolini.
Angelina Jolie offre il suo volto intenso alla “divina”, e racconta di essere stata preoccupata di rappresentare al meglio una simile icona per coloro che l’hanno amata. “Ne ero persino spaventata – ha detto in un’intervista –, mi sono avvicinata con cautela. Lei insegnava anche, e ho ascoltato le registrazioni delle sue lezioni”.
I commenti sull’opera al Lido sono stati piuttosto “tiepidi”, ma attendiamo il riscontro del pubblico in sala.
MARIA
di Pablo Larrain
paese: Cile, Germania, Usa, Italia 2024
genere: biografico
interpreti: Angelina Jolie, Valeria Golino, Haluk Bilginer, Alba Rohrwacher, Pierfrancesco Favino
durata: 2 ore e 3minuti
giudizio Cei: consigliabile, problematico-poetico, adatto a dibattiti