(Elisabetta Acide) Sicuramente il giorno 27 settembre sarà sempre nella “memoria” di don Valerio e non solo perché è il giorno del suo compleanno ma perché è il Giorno della sua ordinazione sacerdotale .

Ricordato nel decimo anno di ordinazione (27 settembre 2014 -27 settembre 2024) già nella sua parrocchia di origine a Cuceglio domenica 15 settembre 2024, al Santuario del’ Addolorata.

Nelle prossime ore su questa stessa pagina (quindi non cambiate link) il filmato ed un’altra gallery sulla Liturgia di Cuceglio, con l’omelia integrale dettata da Don Valerio.

Il giorno 29 settembre, proprio nella prossimità della data appena trascorsa, presso il Santuario della Madonna del Veuchio di Verolengo (la Madonnina) le comunità di cui è parroco dal 2021, si sono riunite a pregare insieme con la celebrazione della Santa Messa presieduta dallo stesso sacerdote e cappellano del santuario.

Bella e preziosa occasione per le due comunità nelle quali svolge il mandato di parroco e forse questa occasione ha davvero fornito a tutti i parrocchiani di condurre insieme, una  riflessione condivisa sul “mandato” del sacerdote che spesso viene identificato solo con il ruolo di “parroco”.

“Comunione di intenti” per fare memoria di questo anniversario, per “ricordare”  perché celebrare insieme l’ anniversario di ordinazione ( qualsiasi numero di anni siano ) vuol dire ricordare le azioni di Cristo risorto: santificare, insegnare, governare.

Il sacerdote agisce nella “Persona stessa di Cristo Risorto” che è sempre presente nella Chiesa.
L’ Ordinazione sacerdotale allora è “essere immersi …nella Verità” (Omelia per la Messa Crismale, 9 aprile 2009 Papa Francesco).

Il sacerdote agisce in persona Christi Capitis ,nella Persona stessa di Cristo Risorto, che si rende presente con la sua azione realmente efficace.

Forse il “ dono” di vedere le sue comunità parrocchiali riunite in preghiera intorno alla Mensa del Signore in occasione di questa celebrazione così importante, acquista un valore significativo per il sacerdote, ordinato per essere presenza in comunione con Gesù presente nella chiesa e con i fratelli.

Una celebrazione preparata e vissuta con sobrietà dalle comunità parrocchiali e dai presenti ,presso il Santuario della Madonna del Veuchio nel territorio del Comune di Verolengo, tanto caro a don Valerio come dimostra l’ impegno profuso in questi tre anni da quando è stato nominato cappellano del Santuario.

Ha concelebrato don Luca Meinardi parroco di Cuceglio , che nel corso della celebrazione e’ stato ricordato per i 30 anni della sua ordinazione presbiterale, proprio in questo  2024.

Erano presenti i sindaci dei Comuni di Verolengo, Chivasso e Cuceglio, con i rappresentanti delle amministrazioni comunali.

I presenti hanno avuto modo di “condividere” e “pregare insieme” in comunione di intenti, per tutti i sacerdoti. Le comunità hanno avuto modo, durante l’ organizzazione della celebrazione, di condividere la riflessione sulla figura del “ sacerdote” nella Chiesa.
Il presbitero è l’ uomo della comunione con la santità della sua vita.

Non dobbiamo dimenticare di pregare per i sacerdoti e di rendere grazie a Dio per il dono dei sacerdoti alla sua Chiesa.

Il sacerdote è “uomo di Dio”: e’ uomo della Parola e dell’Eucaristia, è l’uomo della comunione e della carità, è discepolo ed annunciatore del Vangelo, è uomo dalla vita spirituale sempre alimentata e rinnovata, è uomo della missione e della testimonianza…

Il sacerdote parla di Dio all’ uomo e a Dio dell’uomo.

Porta Dio all’uomo.

Azzardo a dire che il sacerdote è “l’ uomo dell’ “Essenziale” che ha “sguardo”, “cuore” e “ visione” di Dio.

Uomo dell’ Essenzialità del Vangelo.

Ecco la  celebrazione dell’ Eucaristia, Sacramento  per “fare comunione”, insieme, come comunità riunite a pregare per il sacerdote, ma per tutti coloro che, per vocazione, hanno scelto e sceglieranno la vita consacrata.

La celebrazione, animata e preparata dalle comunità ha visto “protagonisti della comunione” i parrocchiani di don Valerio, uniti nella preghiera per i sacerdoti, senza “etichette” e “colori”, accomunati solo dal desiderio di ringraziare Dio per il dono delle vocazioni.
Con la scelta ed esecuzione dei canti, le preghiere dell’ assemblea dei fedeli riuniti, la preghiera del sacerdote  … tutto ha avuto un comune denominatore: preghiamo Dio per i sacerdoti e ringraziamo per aver donato a noi, suo popolo, i presbiteri che celebrano con noi e per noi.

E c’erano tutti intorno alla mensa:  le comunità di Borgo Revel, Verolengo, Busignetto, Benne, Arborea, Rolandini, i rappresentanti delle Istituzioni, delle Confraternite parrocchiali, delle Associazioni del territorio.

Insieme per pregare.

Mi piace sempre ricordare le parole di Giovanni Maria Vianney conosciuto come il Santo curato d’ Ars “davvero il sacerdote è qualche cosa di grande ! perché può dare Dio agli uomini e gli uomini a Dio; è il testimone della tenerezza del Padre verso ciascuno e l’artefice della salvezza”.

Per don Valerio allora, rivolgiamo la nostra preghiera a Dio, affinché gli conservi sempre il discernimento che viene dallo Spirito, perché possa essere sempre “ uomo di Dio” , “ uomo dell’ Essenziale”, uomo che sa “essere” sacerdote e non “ fa” il sacerdote, ed estendiamo la nostra preghiera per tutti i sacerdoti, perché siamo sempre “ uomini santi”, “ministri del Sole”(definizione di Santa Caterina da Siena), portatori della Luce Vera, quella che “illumina ogni uomo”, “ uomo santo” attraverso il suo ministero sacerdotale.

Uomini  che fanno “vedere il cammino del cielo”.

Durante l’Omelia don Valerio commentando le letture del giorno, rammenta di essere sempre umili ed attenti a non ostacolare il bene, ad evitare le “tentazioni” della chiusura e della separazione , a pregare perché “ nessuno vada perso”.
Invita  ,don Valerio, ad essere cristiani della testimonianza, cristiani del “ bicchiere d’ acqua”.

Il monito, allora, è quello di vivere sempre con autenticità il cristianesimo, nella consapevolezza di essere “ membra vive”, dove Cristo Eucaristia e’ il centro della vita cristiana.

Nella celebrazione,  l’ assemblea, ha pregato, per tutti i sacerdoti, per  il Santo Padre, per il Vescovo Edoardo, per la loro missione di annunciatori della “chiamata alla santità” attraverso l’unione con Dio, nella Chiesa e per l’eternità.

I fedeli hanno pregato ed invocato Dio recitando al termine della santa Messa, la preghiera per i sacerdoti affidando a Maria amorevole madre , tutti i sacerdoti e pregando per i vivi, i defunti e per le vocazioni.

Le comunità dopo le parole di saluto   rivolte al sacerdote, hanno “donato” al parroco, un’  offerta per le necessità della pastorale parrocchiale e del suo ministero sacerdotale.

La speranza è quella che da questa esperienza di condivisione a comunità riunite, non sia un “evento”, ma sia un passo dei battezzati, già uniti nella Chiesa dalla fede e dalla carità, verso un cammino che conduce come testimoni dell’amore e della concordia a Cristo. Insieme.

E allora… che cosa possiamo fare per il parroco ma soprattutto per tutti i sacerdoti? pregare per loro e per le vocazioni, vivere  la comunione partecipando all’Eucaristia e frequentando i Sacramenti, Comprendere ed accettare le decisioni , evitando i pettegolezzi ed apprezzando le iniziative comunitarie nel servizio vicendevole di parole ed azioni, aiutare  ad essere “sacerdoti migliori”  con la presenza attiva alla vita parrocchiale e comunitaria.

Camminare insieme sulla via della santità.

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