Quattro giorni di festa patronale a Tonengo di Mazzè, dove la parrocchia, intitolata a San Francesco d’Assisi, ha preparato tutto nel migliore dei modi affinchè questi momenti di vita ecclesiale unissero – come si è visto dal 4 ottobre, fino alla Celebrazione di oggi, domenica 6 ottobre – alla preghiera ed a momenti forti di spiritualità, anche quelli di condivisione gioiosa e di vita in comune.

Anzitutto, la Solennità di San Francesco è stata vissuta insieme alla pratica devozionale delle quarant’ore, qui sempre molto sentita, anche grazie all’opera di sensibilizzazione pastorale del Parroco, Don Alberto Carlevato.

Si è iniziato il 4 ottobre, in cui ricorre la memoria del Santo Patrono d’Italia, con l’esposizione del Santissimo Sacramento e, alle 18, con la S.Messa, animata dal Coro parrocchiale.

Il sabato 5 ottobre la Liturgia è stata celebrata alle 18,30, anche quale S.Messa festiva anticipata, questa volta animata dal Coro “Only stars”.

Oggi, domenica 6 ottobre, dopo la S.Messa solenne delle ore 11 presieduta dall’Arcivescovo emerito Mons. Lorenzo Piretto, concelebrata dal Parroco e con l’assistenza del Diacono Paolo Brun, si è tenuta la processione lungo le via del paese, le strade dove si snoda la vita quotidiana della comunità, portando la sacra effige del Poverello d’Assise, quale segno benedicente di unità e concordia di tutto il popolo.

Ha accompagnato la processione la banda musicale “La Fiorita” di Mazzè.

Quindi un momento di condivisione, offerto dai Priori Maria Spatuzzi ed Ivo Lovato. Non è mancato anche l’intrattenimento musicale, venerdì con Radio Gran Paradiso e questa sera, 6 ottobre, con il concerto della banda “La Fiorita” diretta dal Maestro Domenico Mensa.

L’appuntamento è per martedì 8 ottobre, quando si celebrerà, come di tradizione, la S.Messa in suffragio di tutti i defunti.

Non va, infine, dimenticato che, nel corso della festa, è attivo il banco di beneficenza, che sta riscuotendo notevoli adesioni.

Ne riparleremo.

Il corredo audiovideo di queste note è a cura di Mirella Nigra ed Ennio Olivero.

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