Cattedrale di Ivrea
Sabato, 29 settembre 2018
Eminenze,
Eccellenze,
Signori e Signore
Reverendi sacerdoti, Diaconi
Fratelli e Sorelle tutti,
cari amici,
“Siate nella gioia sempre, il Signore e’ vicino”
La tradizione vuole che il nuovo Vescovo rivolga una parola prima della conclusione del Rito di ordinazione.
Volentieri compio questo bisogno del cuore in maniera semplice e fraterna, per esprimere lo stato d’animo che sto vivendo in questi giorni.
Ringrazio Dio fonte di ogni dono perfetto che si è chinato sulla mia povera persona per rendere saldo il mio cuore nel servizio episcopale.
Ringrazio il Santo Padre Francesco che ha voluto aggregarmi al Collegio dei successori degli apostoli. Il suo esempio è luce per tutti.
Un pensiero va al Papa emerito Benedetto XVI che offre la sua preghiera per tutta la Chiesa.
Con viva riconoscenza mi rivolgo a ciascuno di voi, venerati Padri Vescovi, per l’accoglienza nel collegio apostolico.
Grazie al “mio” Vescovo monsignor Edoardo, che ha presieduto questa celebrazione con grande cuore: fin dall’inizio del suo ministero a Ivrea mi ha dimostrato il suo affetto e la sua stima: a lei va tutta la mia riconoscenza e la mia benevolenza.
Ringrazio con il cuore gonfio di emozione i Vescovi con-consacranti, il vescovo Gabriele Mana che mi ha accolto come suo successore con la premura di un padre e il vescovo Luigi Bettazzi che mi ha ordinato sacerdote introducendomi nel presbiterio diocesano di Ivrea e avviandomi al ministero.
Con particolare affetto vorrei salutare i Padri Cardinali Severino Poletto e Paolo Romeo, la vostra presenza è dono per tutti e ci fa sentire la vicinanza al Santo Padre e il respiro della Chiesa universale; Ringrazio i cardinali Tarcisio Bertone, Giuseppe Bertello e Gianfranco Ravasi per la vicinanza e la preghiera.
Rendo grazie a Dio per il dono della comunione episcopale con l’Arcivescovo metropolita di Torino e Presidente della Conferenza episcopale piemontese monsignor Cesare Nosiglia e tutti i Vescovi delle diocesi del Piemonte;
Grazie ai cari Vescovi emeriti per la testimonianza e la preghiera che offrite quotidianamente.
Un saluto di tutto cuore ai vescovi di origine eporediese: l’arcivescovo di Cagliari mons. Arrigo Miglio per il suo affetto di sempre; mons. Piergiorgio Debernardi che e’ vicino spiritualmente e mons. Lorenzo Piretto arcivescovo di Smirne,
Un dono grande la presenza dei vescovi di origine biellese il vescovo missionario in brasile monsignor Mario Sivieri, monsignor Alceste Catella emerito di casale monferrato, monsignor Francesco Ravinale amministratore apostolico di asti, monsignor Vittorio Viola, vescovo di Tortona, monsignor Gianni Sacchi, vescovo di casale Monferrato.
Grazie all’Abate di san Paolo fuori le Mura di Roma Padre Roberto Dotta per la sua presenza.
A ciascuno sono grato per l’esempio e la testimonianza di dedizione, come pure sono grato per la preghiera e la vicinanza dei Fratelli presuli che non hanno potuto partecipare.
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Saluto con grande affetto i miei nuovi fratelli e sorelle della Chiesa di Biella. I sacerdoti qui presenti insieme al Vescovo e al Vicario generale don Paolo Boffa, i vicari episcopali, i cari canonici del Capitolo e quanti sono uniti a noi in preghiera, i diaconi, le comunità di vita consacrata, i giovani, i bambini, le famiglie. Per tutti già prego e tutti spero di conoscere presto, nell’ormai imminente inizio del mio ministero pastorale a Biella. Il mio grazie per la vostra presenza e il vostro affetto.
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Saluto con deferenza le autorità civili e militari, i rappresentanti delle istituzioni e le forze dell’ordine, in particolare il Presidente della Provincia di Biella, i sindaci di Ivrea, Biella e Castellamonte, perché avete voluto onorare con la vostra presenza la Chiesa, oggi qui radunata per l’ordinazione di un nuovo Vescovo. Ringrazio gli esponenti della vita pubblica e amministrativa che non potendo essere presenti oggi hanno espresso la loro cordiale vicinanza.
Ho nel cuore una parola di gratitudine per la schiera di persone e di amici che mi hanno condotto quasi per mano fino a questo giorno. Tanti sono presenti. Tanti sono vicini con la preghiera.
Non posso certo menzionare tutti i loro nomi: ma ringraziarli nel Signore è un bisogno del cuore! Questo devo farlo!
Ringrazio Dio per gli insegnamenti ricevuti dal mio caro papà, che amo pensare tra le braccia misericordiose di Dio, deceduto improvvisamente la sera della mia prima santa Messa ventiquattro anni or sono proprio di questi giorni. Sento vicini con il loro incoraggiamento la mia mamma qui presente, insieme a mio fratello Andrea e la sua sposa Elena la mia dolcissima nipotina Beatrice. E tutti i miei parenti e familiari.
Ringrazio le tante persone semplici incontrate nel mio cammino umano e sacerdotale, dedite al bene e alla leale fraternita’.
Ringrazio Dio per i sacerdoti che hanno sostenuto con il loro esempio la mia vocazione, tra i quali ricordo l’indimenticabile arciprete di castellamonte don Vincenzo Salvetti che ci avviò al Seminario, e il mio primo rettore don Gianni Arbore. Ringrazio tutti i superiori del Seminario di Ivrea e dell’Almo Collegio Capranica con il Rettore mons. Ermenegildo Manicardi e monsignor Luciano Pacomio che fu mio rettore a roma, i miei compagni di collegio per la viva fraternita’: mi hanno accompagnato negli anni decisivi della mia formazione.
Ringrazio Dio per voi, presbiteri, diaconi, religiosi e religiose, consacrati al Signore, fedeli laici della amata Diocesi di Ivrea, il vicario generale don Gianmario Cuffia, e delle altre diocesi presenti; Ringrazio Dio la parrocchia di Castellamonte con l’arciprete don Angelo Bianchi; i parrocchiani di San Maurizio e la parrocchia s. Maria assunta e cattedrale con i cari canonici, il suo Arcidiacono mons. Giovanino, il Procuratore don Massimo Ricca; i sacerdoti don Geofrey e don Giuseppe e i cari diaconi della comunità oratoriana in formazione don andrea don riccardo e don samuele, che tanto si sono prodigati in questi giorni.
Ho tanto affetto e buoni ricordi delle parrocchie che mi hanno accolto giovane prete: Sacro cuore di Ivrea, parrocchia di San Giovanni dei Boschi, Borgofranco, Samone e Salerano.
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Ai giovani e ai componenti delle associazioni di Azione Cattolica e degli Scout, dei movimenti, dei gruppi, del cammino neocatecumenale che ho incontrato nel mio ministero, dico grazie per i molteplici segni di amicizia e per le preghiere che avete rivolto per me.
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Ringrazio Dio per il nostro Seminario diocesano, il suo Rettore don Davide e il padre spirituale don Camillo, al quale va l’augurio di riprendersi presto in salute, e i seminaristi che sono stati il tratto essenziale del mio ministero, la bella e appassionante ragione della mia gioia.
Saluto i cari superiori dei Seminari della nostra Regione; i Presidi e gli insegnanti delle facoltà teologiche e accademiche; il vicario giudiziale mons. Signorile e tutto il Tribunale ecclesiastico regionale con i quali abbiamo condiviso gioie e fatiche.
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Ringrazio Dio per le numerose persone che si sono impegnate con generosità, dedizione e sacrificio nella preparazione di questa giornata, dono che la diocesi ha voluto farci. Insieme ai collaboratori della curia e degli uffici pastorali, i vicari episcopali:
don Silvio Faga, vicino a me come assistente che fu nostro Rettore del Seminario, il mio carissimo amico fraterno, compagno di ordinazione sacerdotale don Luca Meinardi, che ha coordinato con generosa dedizione il comitato organizzativo formato da confratelli sacerdoti e laici.
Ringrazio per il lavoro che avete fatto predisponendo il nostro bel duomo, il TempIo dell’Immacolata e le altre aree per la liturgia e per lo svolgimento della festa.
Grazie per l’ottima liturgia, il canto e la fraterna condivisione.
Ringrazio cordialmente il comune di ivrea con la polizia municipale e forze dell’Ordine e i vari volontari per il servizio con i giovani steward del servizio diocesano di pastorale giovanile.
Infine non posso non esprimere la mia riconoscenza sincera alla superiora delle suore dell’immacolata di ivrea per i tanti segni di premura e di accoglienza.
Termino il ringraziamento ricordando anche quanti sono stati più nell’ombra per trasmettere e dare informazioni dell’evento, tra i quali i miei amici e compagni di lavoro del settimanale il Risveglio Popolare.
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desidero rivolgere una speciale benedizione a quanti hanno offerto il prezioso dono della propria preghiera e offerta quotidiana. Dio benedica i sacerdoti anziani e malati delle nostre diocesi. Quanti mi hanno scritto o si sono fatti vivi con richieste di preghiere; sappiano che sono quotidianamente nella mia preghiera e nel nostro cuore.
Tutti, tutti sinceramente si sentano ringraziati, anche se nell’emozione di questo momento ho dimenticato qualcuno.
Tutti porto nel cuore. Si apre una nuova fase della mia vita. Niente è cancellato, tutto è custodito dall’Amore di Dio. Ciascuno sappia di essere sempre amico gradito. La fede e’ Sequela di Gesù. Camminiamo nella sua gioia.
Ci affidiamo alla materna protezione di Maria, Regina Assunta in Cielo e nostra Signora di Oropa, alla potente intercessione dei santi Michele, Raffaele e Gabriele, che in eterno lodano il nostro Signore Gesù Cristo, che vive e regna nei secoli dei secoli.
Grazie. Pregate per me.