Insieme al militare Paul de Chomedey de Maisonneuve, Jeanne Mance è considerata la fondatrice della città canadese di Ville Marie, oggi Montreal. Alla prima infermiera laica a praticare nel Nord America dobbiamo anche il primo ospedale della città, l’Hôtel-Dieu.

Mance decise di diventare infermiera, praticando in Francia –durante la guerra dei Trent’anni – le cure che avrebbe offerto ai malati per tutta la vita. Il suo arrivo in Nuova Francia – come quello di Maisonneuve – nasceva dalla grande spinta missionaria che pervase la chiesa francese nel XVII secolo. Ville Marie non era un insediamento coloniale, ma una missione presso le popolazioni indigene. Attorno all’Hôtel-Dieu nacque una grande città, che ancora oggi trova il suo centro e la sua identità nell’opera nata da una donna coraggiosa, visionaria e determinata ad offrire cura e sostegno ai più poveri e bisognosi.

Lucille Teasdale, nata, cresciuta ed educata a Montreal, incontrando alcune suore missionarie decise di diventare medico per andare nelle Indie. Ma la storia e la fantasia di Dio le prepararono una via diversa, che l’avrebbe resa nota in tutto il mondo. Per completare la specializzazione in chirurgia pediatrica, dovette seguire una formazione al di fuori del Canada. Gli ospedali degli Stati Uniti respinsero la sua domanda, perché era una donna: fu accettata in Francia. Il medico italiano Piero Corti, che l’aveva conosciuta a Montreal, la raggiunse a Marsiglia, convincendola a seguirlo in nord Uganda, nella città di Gulu, per sviluppare un piccolo centro di salute in un vero e proprio ospedale. Si sposarono e spesero tutta la vita offrendo cure di qualità, tra povertà, epidemie, confitti e guerre civili.

Fu la prima chirurga pediatra laica nel nord Uganda.

Lucille, purtroppo, contrasse l’AIDS durante un intervento chirurgico e morì prematuramente. Ma, come per l’Hôtel-Dieu a Montreal, attorno al St. Mary’s Hospital Lacor – un’eccellenza della medicina africana – si sviluppò una vera e propria cittadina. Delle sue vicende insieme a Corti è stato tratto un film Rai di coproduzione internazionale, “Il sogno di una vita”, la cui colonna sonora contiene la famosa canzone di un’altra grande figlia di Montreal, Celine Dion, “L’amore esiste ancora!”.

Dove l’amore si incarna e diventa luogo di servizio e cura, nascono comunità, villaggi e anche città, che ancor oggi ci ricordano quelle grandi prime donne.