Nessun intoppo, per la seduta di Consiglio comunale della sera di lunedì 1° ottobre, durante la quale si è discusso soprattutto dell’applicazione della nuova normativa sulle limitazioni del traffico legate ai problemi di inquinamento da polveri sottili. La discussione più ampia è stata proposta da due interpellanze urgenti sul tema delle limitazioni per la circolazione dei veicoli diesel più vecchi, per cercare di alleviare la situazione negativa in relazione ai valori delle polveri sottili.
L’assessore all’Ambiente, Pasquale Centin, ha spiegato che, dopo i primi provvedimenti della Regione e l’indicazione delle prime deroghe al provvedimento, si sta ora attendendo la riunione che si terrà proprio oggi, giovedì 4, in Città metropolitana, per meglio definire le categorie di veicoli che potranno comunque circolare.
Il consigliere di opposizione Matteo Doria ha fatto notare come il divieto di circolazione per i veicoli euro3 e più vecchi sia particolarmente penalizzante per alcune categorie sociali (persone più anziane e meno abbienti), e come questo possa incidere negativamente anche sul commercio locale. Centin ha accolto tutte le osservazioni avanzate dalla minoranza e comunicato la possibilità che, per quanto riguarda Chivasso, la linea della cosiddetta “zona rossa” possa essere arretrata a via Demetrio Cosola, lasciando fuori l’area della stazione ferroviaria, per agevolare gli utenti del servizio.
L’assessore ha anche ribadito che, a suo parere, andrebbero assunti ulteriori provvedimenti che riguardano la qualità dei veicoli, con incentivi per l’acquisto di macchine con minori emissioni. Secondo l’opinione del consigliere Doria, invece, l’inquinamento da polveri sottili è dovuto soltanto in minima parte alla circolazione delle auto, mentre andrebbero incentivate le sostituzioni delle caldaie più vecchie degli impianti di riscaldamento.
Chiarita anche la questione riguardante il numero di abitanti: in Piemonte, al contrario che nelle altre regioni del nord Italia, il limite per il provvedimento scatta al superamento dei 20 mila abitanti, anziché a quello dei 30 mila.