(renato scotti – foto di fabio mondino) – Sentita e numerosa è stata la partecipazione delle comunità di Mazzè, Tonengo e Villareggia alle Liturgie dei Santi e dei Defunti celebrate dal parroco don Alberto Carlevato.

Nelle omelie delle S. Messe solenni del 1° novembre celebrate nelle tre parrocchie, seguite dalle processioni al cimitero e dal ricordo dei caduti nelle guerre mondiali del XX secolo, don Alberto (sempre con l’Assistenza del Diacono Paolo Brun, ministrante Davide Carra) ha ricordato che «forte è il legame fra le due ricorrenze, poiché fra le schiere dei Santi che celebriamo oggi – non solo quelli ufficialmente canonizzati dalla Chiesa, ma tutti, anche quelli sconosciuti ai più, che sono la maggior parte – vi sono forse già coloro per la cui anima offriremo domani il suffragio».

Particolarmente significativo ed importante è stato il suffragio che il parroco ha voluto offrire, nelle S. Messe del 2 novembre, «per tutte le anime dimenticate dagli uomini, ma non dimenticate da Dio».

È bene ricordare che possiamo fare molto per le anime di quei defunti che, pur essendo morti in stato di grazia, ancora non sono in Paradiso perché debbono riparare in Purgatorio al danno causato dai peccati commessi mentre erano in vita.

La loro pena temporale in Purgatorio può essere di molto abbreviata con preghiere e Sante Messe di suffragio, ma soprattutto – e in particolare – con le indulgenze, plenarie o parziali, che si possono lucrare a determinate condizioni stabilite dalla Chiesa (*) nei primi otto giorni di novembre.

La possibilità di acquisire indulgenze non andrebbe sciupata: è utilissima alle anime dei defunti ed è di grande conforto spirituale per noi che, concretamente seppur diversamente, possiamo continuare a fare loro del bene nella Speranza, fondata sulla vera Fede, di riunirci a loro, in Dio, per l’eternità.

(*) esclusione di qualsiasi affetto al peccato anche veniale; confessione; comunione sacramentale; preghiera (es. Pater e Ave) secondo le intenzioni del Sommo Pontefice, che sono: 1. L’esaltazione della Chiesa cattolica; 2. La propagazione della fede; 3. L’estirpazione dell’eresia; 4. La conversione dei peccatori; 5. La vera concordia fra le nazioni.

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