Coinvolgente ed appassionante, pur nella compostezza di un’organizzazione perfetta, che non ha lasciato nessun particolare al caso, la Celebrazione in occasione della Festa della Virgo Fidelis, Patrona dell’Arma dei Carabinieri (e ricorrenza della difesa del caposaldo di Culqualber (Etiopia, dal 6 agosto al 21 novembre 1941), tenutasi (per la giurisdizione della Compagnia Carabinieri di Ivrea) venerdì scorso a Valperga, ha suscitato altresì tante emozioni e persino – perché cercare di rintuzzare un sentimento umano? – anche commozione.
Commozione che fa capolino ascoltando il giovane Maresciallo, una delle ormai numerose presenze femminili della “Benemerita”, declamare la Preghiera del Carabiniere.
Commozione che ritorna ripensando alle note e alle parole di “Tu sei Regina”, eseguita con la partecipazione del Soprano Signora Elena Geranio.
Regina dell’eterna corte.
Perché Regina dell’eterna corte?
La risposta è semplice e, ad un tempo, profondamente radicata nella Parola di Dio: perché salisti il monte del dolor.
Quanta verità in questo pensiero.
Sicchè abbiamo cercato di offrire al Lettore qualcuno di questi momenti, con il video che pone al centro l’omelia dettata dal Vescovo di Ivrea, Mons. Edoardo Aldo Cerrato, che ha presieduto la S.Messa, concelebrata da Don Ilario parroco di Valperga e don Seejean parroco di salto e Priacco, con l’assistenza del Diacono Roberto.
Il Vescovo, nel corso della propria omelia (Is 11, 1-10; Sal.71; Lc 10, 21-24.),
ha dapprima espresso tutta la gratitudine della Chiesa eporediese e canavesana per il lavoro quotidiano dell’Arma che, non va dimenticato, è lavoro inesausto nel tutelare, tra l’altro, i più giovani dall’insidia delle dipendenze ed i più anziani da quella dei profittatori, gli sciacalli che non finiscono di prendere di mira il debole e l’indifeso.
Interessantissima, ci permettiamo di osservare, ma certo è bene udire direttamente dal filmato, la riflessione sulla figura di Maria, che nella sua “fedeltà”, nella sua adesione alla volontà di Dio, non esprime segni e sentimenti di soggezione acritica, bensì di “ragionevole” e meditato affidamento alla provvidente sapienza del Padre.
Molto persuasiva anche la rievocazione della figura di Salvo D’Acquisto, il giovane Carabiniere Martire dell’Amore: Vicebrigadiere sacrificatosi per salvare dalla barbarie nazista, a soli 23 anni, un gruppo di civili innocenti, destinati a subire una violenta rappresaglia.
La medaglia d’oro al valor militare gli è già stata riconosciuta.
Ora, si augura Mons. Cerrato, speriamo sia presto elevato agli onori degli Altari.
E’ forse possibile tentare un parallelismo tra le figura luminose degli eroi di Culqualber ed il giovane Vicebrigadiere: storie parallele, unite dal comun denominatore dell’amore, testimoniato in modi diversi, ma sempre capace del sacrificio di sé.
Come sempre perfetta l’ospitalità del “padrone di casa”, il Comandante della Compagnia di Ivrea, Capitano Manuel Grasso, che regge da poco più di tre anni questa importante responsabilità, mostrando una non episodica attenzione al territorio ed ai giovani in particolare (lo ricordiamo, tra le altre occasioni, nell’Estete scorsa all’Istituto Card. Cagliero, intrattenersi amichevolmente con i 1.300 ragazzi degli Oratori diocesani).
Con lui a fare gli onori di casa, ricevendo gli importanti Ospiti della giornata (ricordiamo il Procuratore della Repubblica, Dottoressa Gabriella Viglione) il Sindaco di Valperga, Walter Sandretto.
E sono proprio i tanti “Primi Cittadini” convenuti con tanto di fascia Tricolore a sottolineare, una volta di più, quanto la “Benemerita” sia vissuta quale presidio di prossimità, presidio vicino al popolo e tra il popolo, di legalità e sicurezza, percepita come riferimento affidabile e sicuro dalle comunità locali e, perciò, da chi le rappresenta.
Se quest’anno dedichiamo un po’ di spazio in più, nel filmato, al dialogo con i ragazzi sia del Sindaco, sia del Capitano, di quest’ultimo è bene richiamare qualche spunto del sempre interessante indirizzo di saluto che ha inteso rivolgere ai tanti convenuti, che hanno letteralmente gremito la bella Chiesa di San Maurizio a Valperga.
La riflessione del Capitano muove da una sintonia (nostra libera interpretazione, ma confidiamo non “tradisca” il pensiero dell’illustre Oratore) con l’insegnamento di Václav Havel, intellettuale di primo piano, drammaturgo, protagonista dell’epopea di liberazione della Cecoslovacchia, di cui divenne poi Presidente.
“La legalità – ammoniva – è il potere dei senza potere”.
Così il Capitano, muovendo da una parafrasi del pensiero di Costantino Nigra, che vedeva i Carabinieri come protagonisti di un paradosso apparente: “schiavi solo del dover”, offre interessanti spunti per meditare su una grande verità.
Il tutore della legalità è “schiavo” solo della Legge, quella Legge che è la vera garanzia di libertà per il cittadino.
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Ma dicevamo dell’incontro con i ragazzi, gli scolari, davvero numerosi e ciò fa soltanto onore anche alle loro Insegnanti.
I giovani sono stati quest’anno intrattenuti dalla Signora Carmela Ciuro, moglie dello scomparso Maresciallo Enzo D’Alessandro: proprio a nome di questo indimenticato ed esemplare rappresentante dell’Arma e dei valori che rappresenta, è stata fondata una Onlus che ha il compito di fare conoscere soprattutto ai giovani la missione del Carabiniere, nella società contemporanea: ma sentiamo di che si tratta, dalla viva voce dei protagonisti.