Il Piemonte si conferma la regione numero uno in Italia per la donazione di sangue, in particolare è quella che cede più sangue alle altre regioni.
Il dato è contenuto nel Programma Nazionale per l’Autosufficienza pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale e diffuso dal Ministero della Salute.
Il flusso dell’intera mobilità nazionale nel 2017 ammonta a circa 70.000 unità di globuli rossi. Il contributo del Piemonte impatta per circa il 27% (poco meno di 18.000 unità complessive) ed è destinato in primo luogo alla Sardegna (circa 15.000 unità) e al Lazio (circa 2.600 unità). Quantità decisamente più ridotte sono andate all’Abruzzo (320) e alla Valle d’Aosta (55).
Le cifre del 2017 confermano il trend degli anni precedenti, che vedono sempre in testa la nostra regione. Al secondo posto nel 2017 c’è la Lombardia, che ha ceduto circa il 14% del volume di mobilità nazionale.
Per l’Assessore regionale alla Sanità, Antonio Saitta, “è doveroso da parte della Regione rivolgere un grazie sincero ai volontari, ai donatori ed al personale che contribuisce con il proprio lavoro a rendere possibile il primato del Piemonte, consolidato da anni, nel campo della donazione”.
Da segnalare che i donatori di sangue sono stati inseriti dal Ministero della Salute tra le categorie che hanno diritto alla somministrazione gratuita del vaccino antinfluenzale.
In Piemonte la rete trasfusionale, coordinata dalla dottoressa Rosa Chianese dell’Asl TO4, dispone di 400 centri di raccolta: una diffusione capillare, fondamentale per raggiungere e mantenere gli eccellenti risultati di questi anni.