Pubblichiamo l’omelia di mons. Farinella nella solenne messa di ingresso nella Diocesi di Biella.
Omelia inizio del ministero pastorale in Diocesi di Biella Sua Eccellenza Reverendissima
Mons. Roberto Farinella,
Vescovo di Biella
Biella, Cattedrale, 14 ottobre 2018
Carissimi Fratelli e Sorelle
Cari amici,
Vi saluto tutti con affetto e vi ringrazio per la vostra presenza. La parola del Signore che è appena risuonata nel Vangelo ci ha detto: Seguimi. E’ Gesù che oggi ripete a me e a voi questo invito: Seguimi.
Il periodo di preparazione all’inizio del mio ministero episcopale in mezzo a voi è stato carico di significato e di attesa.
In queste settimane ho avvertito quasi fisicamente, toccando con mano, l’affetto e la solidarietà di questa diletta Chiesa che è in Biella, della mia Diocesi di provenienza Ivrea, come anche l’attenzione di tante persone che ci guardano con fiducia e si sono fatte vicine al nuovo Vescovo per stringergli semplicemente la mano. Attraverso i gesti e nel cuore di tante persone, fratelli e sorelle, il Signore agisce senza mai stancarsi!
Dalle comunità parrocchiali, dalle comunità religiose, dai movimenti e associazioni ecclesiali, dall’incantevole Santuario di Nostra Signora di Oropa e dai Santuari diocesani si è innalzata una fervida e corale preghiera del Popolo cristiano per il nuovo Vescovo. Benedico il Signore per voi e vi ringrazio per la vostra carità!
Ricordo con grande emozione l’incontro con la delegazione diocesana accompagnata dal vescovo Gabriele giunta a Ivrea subito dopo la mia nomina. Così come rimane vivo nel mio cuore il pellegrinaggio diocesano di Ivrea ad Oropa il 4 agosto scorso, nel quale mi avete voluto affidare alla Vergine Santa con l’accensione del grande cero votivo.
Un pensiero colmo di grande affetto e di profonda gratitudine desidero rivolgere al carissimo Padre, il Vescovo Gabriele, che in questi anni della sua missione pastorale a Biella ha servito la Chiesa con il Suo magistero, la Sua guida, la Sua fede, la sua Fortezza. Il tuo esempio Vescovo Gabriele rimane un patrimonio spirituale per tutti! Sei nel nostro cuore, nella nostra preghiera, nella nostra affettuosa riconoscenza. La fiamma accesa con il tuo ministero per la Diocesi continua ad ardere e questa Diocesi rimane la tua Casa, dove ti aspettiamo sempre come Padre e Amico.
Desidero manifestare anche la mia più viva e profonda gratitudine a tutti voi, venerati e cari Fratelli Vescovi, per la vostra presenza: al mio Vescovo di Ivrea monsignor Edoardo Cerrato che mi ha accompagnato nei primissimi passi del ministero episcopale sempre con grande attenzione e affetto per me, con il cuore di Padre; grazie all’Arcivescovo di Vercelli mons. Marco Arnolfo, nostro metropolita, per la presenza e lo spirito di collegialità che ci testimonia; grazie ai Vescovi di origine biellese qui presenti mons. Alceste Catella, mons. Gianni Sacchi, mons. Mario Rino Sivieri, per l’affetto e la vicinanza che mi hanno manifestato fin dal primo annuncio della nomina.
Ringrazio cordialmente per la loro presenza i cari sacerdoti e diaconi, i seminaristi, i consacrati e le consacrate, le famiglie, gli anziani, i giovani e i
bambini per la loro vicinanza spirituale, così toccante e fervorosa. Prego per coloro che a causa dell’età o della malattia non sono presenti ma hanno assicurato la loro partecipazione e il loro amore alla Chiesa attraverso l’offerta della sofferenza e della preghiera. In particolare ricordo i nostri cari sacerdoti più anziani che ho incontrato questa mattina.
Cari fratelli e sorelle, la celebrazione di questa Solenne Eucaristia con la quale ha inizio il mio servizio episcopale vuol essere il nostro incontro con Cristo buon Pastore. E’ lui che chiama, ci dice Seguimi, santifica e agisce nella sua Chiesa. Animati da profondo senso di responsabilità e sorretti da un grande amore per Cristo e per la Chiesa, partecipiamo al mistero dell’altare, ci uniamo al Sacrificio d’Amore di Cristo, mettiamo nelle sue mani quelle poche gocce della nostra umanità, condividiamo fraternamente i nostri sentimenti per essere in Lui un cuor solo e un’anima sola.
In Cristo offerto e ricevuto sull’altare cresce la sincera cordialità cristiana, la reciproca conoscenza e la mutua apertura.
Cari fratelli e sorelle, e in particolare voi cari sacerdoti: il Signore vi benedica per la vostra testimonianza e le sofferenze che sopportate a causa del Vangelo. Sostenete il Vescovo nella sua missione. La vera comunione con il Signore, la vicinanza ai nostri fratelli provengono dalle sofferenze che sopportiamo per il Vangelo. È così che l’amore per Gesù e la Chiesa si trasforma in servizio instancabile, come amava ripetere Paolo VI, oggi elevato alla gloria degli altari. Cari amici, in obbedienza al Santo Padre e nella comunione con il Collegio dei Vescovi, esprimo la mia volontà di servire il Vangelo con rinnovato amore, aiutando la nostra Chiesa a diventare sempre più in Cristo e con Cristo; a essere la vite feconda del Signore. Stimolati anche dall’esortazione di Papa Francesco sulla gioia e la santità, tutti insieme, Pastore, sacerdoti e fedeli, ci sforzeremo di
rispondere fedelmente alla missione di sempre: portare Gesù Cristo all’uomo e condurre l’uomo all’incontro con Gesù Cristo Via, Verità e Vita, realmente presente nella Chiesa e contemporaneo in ogni uomo.
Non cediamo mai al pessimismo! Non cediamo mai a quell’amarezza che il diavolo ci offre ogni giorno! Non cediamo allo scoraggiamento e all’afflizione! Abbiamo la ferma certezza che lo Spirito Santo dona alla Chiesa, con il suo soffio possente, il coraggio di perseverare e di cercare nuove vie dell’evangelizzazione, per portare -o riportare- il Vangelo in quei luoghi e ambiti che lo hanno dimenticato, e forse già sentono la nostalgia. La verità cristiana è attraente e persuasiva perché risponde al bisogno profondo dell’esistenza umana, annunciando in maniera convincente che Cristo è l’unico Salvatore di tutto l’uomo e di tutti gli uomini.
Questo annuncio resta valido oggi come lo fu all’inizio del cristianesimo, quando si operò la prima grande diffusione missionaria del Vangelo.
Cari Fratelli, forza! Doniamo la sapienza del Vangelo, doniamo ai giovani la sapienza della vita, mettiamo Cristo al centro della nostra vita per crescere nella fede, perseverare nella speranza e operare nella carità; senza timori, con ardore e convinzione. Nel mio cuore di Pastore vi porto tutti. In particolare i giovani incontrati nel cortile dell’Oratorio di San Filippo, con i quali abbiamo camminato insieme verso la Cattedrale.
Ci siamo detti che l’incontro con Cristo suscita nell’animo quella gioia cristiana che costituisce il centuplo promesso dal Signore a chi lo accoglie con tutto il cuore. Solennemente, fratelli e sorelle, offro a Cristo e alla Vergine Santa la mia vita, con le sue gioie e i suoi dolori, perché il Signore colmi di sante vocazioni la sua Chiesa, questa sua Chiesa per la sua Gloria!
Tutti vi abbraccio, tutti vi benedico! Pregate per me! Sia lodato Gesù Cristo.