Un completo sconosciuto, dice il titolo. All’inizio certo era così il giovane Robert Allen Zimmerman, diventato per tutti Bob Dylan; ma forse, visto il suo carattere ombroso, è ciò che avrebbe desiderato essere, almeno per un po’ di tempo. Il film di Mangold ripercorre l’esordio di Dylan in gioventù, nel mondo della musica.

New York, 1961. Zimmerman ha 20 anni quando si trasferisce dal Minnesota a New York: suona la chitarra e ha già assunto lo pseudonimo di Bob Dylan da qualche anno, in onore del poeta inglese Dylan Thomas. Le note che predilige sono quelle della musica folk e nella Grande Mela spera di incontrare il suo mito Woody Guthrie: quest’ultimo è molto malato e Dylan riesce a vederlo solo in ospedale.

Lì però il giovane suona un pezzo scritto da sè destando l’interesse dei presenti e in particolare di Pete Seeger, celebre cantautore. Così si aprono le porte dei locali e qualche teatro, nel Greenwich Village. Conoscerà presto Sylvie Russo, di origine italiana, che diverrà la sua musa e poi, qualche tempo dopo, la cantante Joan Baez e il produttore della Columbia Records Albert Grossman; quest’ultimo apprezza la musica del giovane appena arrivato.

“Non esiste una verità assoluta su Dylan” afferma il regista James Mangold, e in effetti è difficile trovare il bandolo della matassa per un artista così inquieto e talentuoso: si occuperà della guerra in Vietnam, complesso sarà il suo rapporto con Dio, con le proprie origini ebraiche e, successivamente, con la religione cattolica. Nel 1997 suonerà per Papa Giovanni Paolo II, in un intenso concerto a Bologna in occasione del Congresso Eucaristico Nazionale.

Nella pellicola è degna di nota l’interpretazione di Timothée Chalamet: anche se ha subito qualche critica, il giovane attore si è fatto strada nell’Olimpo hollywoodiano. Ma, per tornare a Dylan, l’“originale vagabondo” (come lo definiva Joan Baez) è ancora nel cuore di tutti. In attesa di una sua prossima ballata.

A complete unknown di James Mangold
paese: Usa 2024
genere: biografico
interpreti: Timothée Chalamet, Monica Barbaro,
Elle Fanning, Edward Norton, Boyd Holbrook
durata: 2 ore e 20 minuti
giudizio Cei: consigliabile, problematico, dibattiti