Si è svolto nella mattina di martedì l’incontro di sindaci e amministratori dei Comuni collinari che fanno parte della Riserva della Biosfera Collina Po, in vista dell’assemblea generale indetta per il 6 novembre dal sindaco di Torino, Chiara Appendino. Era il 19 marzo 2016 quando l’Unesco, al Congresso mondiale Mab di Lima, aveva deciso di attribuire il titolo di riserva a un vasto territorio, ora denominato Mab (Man and Biosphere), dove, per dirla in parole semplici, la presenza dell’uomo non ha influito negativamente su flora e fauna, costruendo un equilibrio che consente a persone, piante e animali di vivere in armonia.

Le amministrazioni coinvolte nella Riserva Collina del Po sono ben 86, con 14 tra parchi e riserve naturali e 25 siti tutelati “Natura 2000”, per una superficie totale di 1.712 chilometri quadrati, e 1 milione e mezzo di abitanti circa; la suddivisione del suolo è così composta: 21% di aree artificiali, 13% aree a bosco, 65% di aree agricole, 1% di fiumi e 0,01% di zone umide. Le specie protette sono 256, ma è presente anche una ricchezza variegata di prodotti dell’uomo: sul territorio, infatti, è segnalata la presenza di un prodotto ittico Dop, 16 vini Doc, 58 Pat (Prodotti agroalimentari tradizionali) e 5 presidi Slow Food.

La Riserva della Biosfera Collina del Po comprende, quindi, una vasta area urbana, con il fiume Po che attraversa la pianura, costellato di riserve naturali; il termine “Biosfera” indica un territorio vivo, in cui l’uomo interagisce da sempre e quotidianamente con l’ambiente, senza però diventare mai invasivo.

Le Riserve della Biosfera hanno tre funzioni: la conservazione di paesaggi ed ecosistemi, specie e variazioni genetiche; lo sviluppo sostenibile della popolazione locale e delle sue attività; il supporto logistico, fornendo aiuto a progetti dimostrativi, educativi, formativi e di ricerca e monitoraggio sui temi della conservazione e dello sviluppo sostenibile.

L’incontro a palazzo Santa Chiara aveva lo scopo di individuare i rappresentanti e i Comuni capofila in vista dell’assemblea. Per l’area 1 – Chivasso, Cigliano, Crescentino, Mazzè, Rondissone, Torrazza, Verolengo e Villareggia – è stato eletto Comune capofila Rondissone, con referente il vicesindaco Maurizio Martin: esperienza ultradecennale nel settore, la sua, in quanto in passato, durante il mandato da sindaco, aveva ricoperto anche la carica di presidente del Parco del Po; per l’area 2 (Berzano San Pietro, Brozolo, Brusasco, Casalborgone, Castagneto, Cavagnolo, Cinzano, Lauriano, Monteu, Moransengo, Rivalba, San Sebastiano, Tonengo, Verrua) è stato invece scelto Andrea Gavazza, sindaco di Cavagnolo.

Annarita Scalvenzo