Vanessa Scalera si definisce “animale da teatro”, ma l’amore per la cinepresa è stato quasi inevitabile. Ha affermato qualche tempo fa: “La vita mi deve un sacco di primi piani”, e oggi quella notorietà è arrivata con un personaggio molto amato. Imma Tataranni è il volto della giustizia al femminile, lavora nella procura di Matera, ha al seguito alcuni inevitabili aiutanti e comprimari. È molto brava, attenta ai dettagli, dotata di memoria quasi prodigiosa, e anche il suo guardaroba è molto personale, con colori acidi e qualche bizzarria. Ma il personaggio è costruito in modo perfetto.
Siamo alla quarta stagione e gli autori hanno pensato a qualche sorpresa: Imma è sposata da anni con Pietro che lavora come tecnico in Regione, e hanno una figlia adolescente Valentina… ma la protagonista scopre con sorpresa e rammarico il tradimento dell’uomo con la paleontologa Sara (Sara Drago). Ora che fare? Imma è da tempo attratta dal maresciallo Calogiuri che spesso aiuta la Procura nelle indagini; in questo modo alla serie viene applicata una sorta di svolta sentimentale, ma soprattutto vediamo vacillare per la prima volta una signora di ferro come la protagonista, non per motivi legati alle indagini, ma per il suo essere donna e la sua umanità.
E, come racconta Scalera, il teatro insegna a essere soli con il proprio corpo: niente ritocchi o finzioni, questo è l’insegnamento di recitazione regalato alla tv. Anche nell’ultima puntata mandata in onda non poteva mancare un fatto delittuoso: durante un matrimonio sontuoso viene trovato morto il “Barone rosso” Aurelio San Severo, interpretato da Adolfo Margiotta: verranno subito avviate le indagini e gli interrogatori tra lo sconcerto dei numerosi invitati alla festa. I dati degli ascolti televisivi della scorsa settimana non lasciano dubbi: è Imma Tataranni la numero uno, nonostante una concorrenza molto agguerrita.
Imma Tataranni
Sostituto Procuratore
di Francesco Amato
paese: Italia, dal 2019
genere: drammatico, commedia
interpreti: Vanessa Scalera, Massimiliano Gallo, Barbara Ronchi, Alessio Lapice, Carlo Buccirosso
durata: 1 ora e 50 minuti a episodio
giudizio Cei: consigliabile, problematico, dibattiti