Alcuni giorni fa nella trasmissione di La7 “Otto e mezzo”, la conduttrice Lilli Gruber ha proposto ai suoi ospiti una domanda in merito alla personalità di Trump: rivolgendosi in particolare alla dottoressa Claudia Spadazzi, in rappresentanza della Società Psicanalitica Italiana, ha domandato se al Presidente degli Stati Uniti si possa attribuire una personalità narcisista (e per conseguenza estenderne i tratti anche al suo elettorato).
Il termine narcisismo è ormai parte del linguaggio comune e spesso si usa in riferimento ad elementi non patologici, discostandosi molto da quello che in origine e a rigore rappresenta un vero e proprio disturbo psicopatologico di personalità. Il termine prende le sue origini dal mito di Narciso, bellissimo cacciatore, che scopre la sua immagine riflessa nell’acqua e se ne innamora a tal punto da perdere ogni interesse al di fuori di quello per sé stesso.
Nell’ammirarsi e nel desiderarsi viene punito da Nemesi, che lo fa annegare nello specchio d’acqua che lo rappresenta.
L’autostima per sé stessi (o l’amor proprio) non vanno confusi con il narcisismo patologico, così come una società in cui ci sono elementi che pensano alla propria individualità non va confusa con una “società narcisistica”, rischiando solo di non mettere a fuoco le criticità e le complessità del mondo di oggi.
Il disturbo narcisistico di personalità si caratterizza per la necessità, di chi ne soffre, di essere sempre ammirati per le proprie presunte capacità e abilità, fisiche e cognitive. I narcisisti patologici pensano di poter attrarre un grande numero di persone perché sovrastimano il loro valore, le loro capacità e ritengono i loro successi superiori in relazione a quelli degli altri.
Chi soffre di questo disturbo è estremamente sensibile alle critiche a cui reagisce con rabbia e con disprezzo dell’altro, evita situazioni in cui potrebbe fallire, si orienta nel rapporto con altri che possono consentirgli di raggiungere obiettivi personali e verso chi gli permette di sentirsi speciali ed unici.
Tipica del disturbo di personalità narcisistica è la mancanza di empatia; questi non si rendono conto del dolore che provocano, e giustificano i propri atti come normali o di difesa nei confronti della propria persona e spesso, perché immersi nelle loro fantasie di superiorità e grandezza, non riescono a portare avanti attività lavorative e relazioni a lungo termine.
Una persona con un disturbo di personalità, ancorché di tipo narcisistico, non è lucida, non riesce ad elaborare progetti e programmi a lungo termine, a sostenere lo stress derivante dalla responsabilità o dalle scelte che mette in atto.
Dati questi elementi, lascio ai lettori – se vorranno – dare la propria risposta alla domanda sull’attuale presidente USA fatta in quella trasmissione.
(Immagine tratta da freepik)