Il padre, aristocratico spagnolo, lo lascia alla madre, ex schiava africana. Diventa allievo di un barbiere-chirurgo.
Nei Domenicani è accolto solo come terziario, perché mulatto. Riconosciuta la sua grandezza interiore diventa fratello cooperatore.
A lui si rivolgono i potenti, ma è circondato da poveri e da malati; cura i confratelli colpiti dalla peste, e guarisce l’arcivescovo del Messico. Per tutti è l’uomo dei miracoli.
Fonda un collegio per educare i bambini poveri a Lima: il primo del Nuovo Mondo.