Confartigianato ha denunciato all’autorità antitrust, al Garante della privacy e all’Autorità di regolazione dell’Energia la tempesta incessante di telefonate da parte “di sedicenti operatori per conto di società di vendita di energia elettrica e del gas”.
Secondo quanto sostenuto da Confartigianato “in un libero mercato è legittimo contattare i clienti per proporre i propri servizi, ma la pratica è scorretta se chi chiama è a conoscenza di informazioni riservate come il precedente fornitore, i dati della fornitura o dati bancari”.
“Alcuni di questi operatori – secondo il comunicato di Confartigianato – si sono anche spacciati per fornitori di Confartigianato e di CEnPI”.