(di paola ghigo) Semaforo verde per il primo passo verso la candidatura Unesco del tratto italiano della Via Francigena. La conferma dell’inserimento nella “Tentative List” nazionale Unesco del percorso, che si snoda tra sette regioni (con Toscana capofila, Valle d’Aosta, Piemonte,Liguria, Lombardia, Emilia Romagna e Lazio), è arrivata martedi 24 gennaio in sede di riunione del Consiglio Direttivo. È stata approvata, infatti, l’analisi preliminare del tratto italiano, presentata nel 2018 e frutto dello studio in sinergia tra MIBAC, le Regioni Italiane e l’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF). Una seconda analisi di fattibilità per il tratto europeo (che, ricordiamolo, coinvolge Inghilterra Francia Svizzera e, appunto, Italia) svilupperà un proposta generale di candidatura per l’intero tratto, specificando, naturalmente, che le diverse tratte degli altri Stati possono, a loro volta richiedere di essere individualmente e in tempi diversi candidate nella Lista del Patrimonio mondiale. L’AEVF, incaricata dalla regione Toscana di fornire supporto tecnico e istituzionale al progetto di candidatura Unesco, sottolinea che “La via Francigena rappresenta una grande opportunità di crescita e sviluppo per i territori e per le comunità locali che in questo progetto saranno coinvolte”.

L’assessore regionale alla Cultura e al Turismo, Antonella Parigi, in merito all’ufficializzazione dell’inserimento della Via Francigena nella Tentative List nazionale UNESCO ha affermato che è una notizia bellissima per un progetto in cui abbiamo creduto molto, per la sua capacità di valorizzare il patrimonio storico, culturale e paesaggistico di alcune aree della nostra regione, nonché di dare impulso a un turismo lento e sostenibile. Un risultato importante, quindi, frutto di un grande lavoro di squadra, a livello regionale come nazionale, che continueremo per portare fino in fondo l’iter di questa candidatura“.