Fu vescovo della comunità di Sebaste in Armenia al tempo della “pax” costantiniana.
Il suo martirio è spiegato dagli storici con una persecuzione locale dovuta ai contrasti tra l’occidentale Costantino e l’orientale Licinio.
Avendo guarito miracolosamente un bimbo, cui si era conficcata una lisca in gola, è invocato come protettore per il mal di gola.