di Yorgos Lanthimos
paese: Grecia, 2018
genere: drammatico-storico
interpreti: Olivia Colman, Rachel Weisz,
Emma Stone, Nicholas Hoult, Joe Alwin
durata: 2 ore e 1 minuto
giudizio: interessante-bello
Se per i giudizi cinematografici fosse a disposizione un vocabolario più ampio l’aggettivo corretto sarebbe: perfido. È un termine che ben si adegua alla regia di Lanthimos, particolarmente ispirato. Di perfidia era ricca l’epoca descritta nel film, e tali sono i personaggi della storia con la S maiuscola.
La regina Anna di Gran Bretagna, al trono dal 1702 al 1714, è una donna debole: da sempre cagionevole di salute, sofferente per un’infezione all’occhio e la gotta, trascorre il suo tempo in compagnia di numerosi coniglietti che vivono all’interno della camera reale, ed è spesso dominata da alcune persone che le stanno intorno. Prima fra tutti lady Sarah Jennings, contessa di Marlborough, signora potente e dal temperamento risoluto; amica da lungo tempo della sovrana, ha una grande influenza sulla sua persona, tanto da controllarla e dirigerla anche nelle decisioni politiche.
Il parlamento inglese, diviso nei partiti storici dei Tories e dei Whigs, deve affrontare delicate questioni come l’aumento delle imposizioni fiscali sui cittadini britannici a favore dell’esercito impegnato in guerra contro la Francia (si combatteva allora la Guerra di Successione Spagnola, conflitto che coinvolse numerose nazioni e secondo alcuni storici anticipò le guerre mondiali). A palazzo reale intanto sopraggiunge Abigail Masham, lontana cugina di Sarah, di origini umili: viene assunta come sguattera, ma grazie al desiderio di riscatto e alla tenacia riesce ad entrare nelle grazie della regina, fino a scavalcare la consumata rivale. Chi sarà la favorita?
Con l’utilizzo del grandangolo e della cinepresa con il fish-eye, ci vengono mostrati gli interni a 180 gradi, in modo da creare un effetto claustrofobico. Inganni, dissolutezze, caricature grottesche: la corte di Anna, ultima degli Stuart, è alla fine, e diventa teatro di un inaspettato “triello” femminile, che si contende amicizia e amore, ma a conti fatti accende una controversia politica per il potere.
graziella cortese