Sabato 7 aprile alle 21 nel salone comunale di via Alpini d’Italia a Samone la Pro Loco propone lo spettacolo teatrale “Diamantinus e il manoscritto ritrovato”, frutto della collaborazione tra il musicista Paolo Lova e l’attore e regista Davide Mindo. Lo spettacolo è proposto con il patrocinio dell’Associazione Europea Vie Francigene e della Città Metropolitana di Torino.
I monologhi e le letture del viandante Diamantinus creano il filo conduttore di un viaggio tra vicende e personaggi del Basso Medioevo, accompagnato dal musicista Paolo Lova, che propone al liuto brani provenienti da antichi manoscritti tramandati e copiati dagli amanuensi di tutta Europa. È un percorso non solo storico, tra falsi miti da sfatare e talvolta ironici riscontri nella realtà, Ma è soprattutto un percorso artistico, in cui le parole incontrano la musica, danzando sulle melodie risalenti a quell’epoca che taluni definiscono impropriamente “buia”.
Le poesie del “Dolce Stilnovo” di Guido Cavalcanti, Dante Alighieri e Guido Guinizzelli sono affiancate da brani dell’Ars Nova francese, giunti sino a noi grazie al prezioso lavoro dei monaci amanuensi. Mindo propone inoltre alcuni scritti di San Bernardo di Chiaravalle e San Francesco d’Assisi, accompagnati dal liuto di Paolo Lova.
Tra le musiche scelte per lo spettacolo ve ne sono alcune che hanno uno stretto legame con il territorio canavesano, perché provengono dal Codice 115 custodito nella Biblioteca Capitolare di Ivrea. Si tratta delle trascrizioni di 86 brani dell’Ars Nova risalenti al periodo che va dal 1380 al 1390, curate dal Notaio episcopale Johannes Pelliccerj per volontà del Conte Verde, Amedeo VI di Savoia.