Credo che se qualcuno una decina di anni fa avesse detto che sarebbe esistito un santo patrono di internet, l’avrebbero quantomeno preso poco sul serio. Pochi giorni fa invece il Papa ha annunciato la canonizzazione del suo patrono.

Carlo Acutis, l’influencer di Dio, è diventato un simbolo per i giovani di tutto il mondo. La sua vita, seppur breve, è stata un esempio straordinario di come si possa vivere la santità nel quotidiano. Creando un sito web dedicato ai miracoli eucaristici, Carlo ha dimostrato che la tecnologia può essere un potente strumento di evangelizzazione. “Mettere Dio al primo posto significa, come diceva lui, vivere una vita felice” ha dichiarato sua madre, Antonia Salzano, dopo la notizia del riconoscimento del secondo miracolo attribuito all’intercessione del figlio, necessario per la canonizzazione.

Dall’altra parte, il fondatore dei Missionari della Consolata don Giuseppe Allamano, il cui annuncio di canonizzazione è stato dato assieme a quello dell’Acutis, è un ulteriore esempio di santità vissuta nell’impegno quotidiano. Nato nel 1851, il prete piemontese ha dedicato la sua vita al servizio degli altri, portando avanti un’opera missionaria che ha diffuso speranza e consolazione in molte parti del mondo.

Entrambi i santi, Carlo Acutis e don Allamano, sono santi dell’evangelizzazione. Entrambi spingono verso una Chiesa in uscita, ci stimolano a trovare nuovi modi di portare il Vangelo al mondo. Oggi, più che mai, la società richiede una rievangelizzazione o meglio, una nuova evangelizzazione. Dobbiamo tenerlo bene a mente: nulla è più scontato, la fiducia va guadagnata, e la testimonianza deve permeare nel cuore delle persone.

“Non vogliamo convertire i giovani a Cristo”, diceva provocatoriamente il cardinale Aguiar in preparazione alla GMG di Lisbona, di cui Carlo Acutis è stato patrono. Portare la nostra testimonianza, far vedere che una vita in Cristo è una vita piena e soprattutto felice: questa è la chiave comunicativa possibile.

Quale ragazzo di 20 anni sceglierebbe una via lontana dalla propria felicità? Al contrario, chi rifiuterebbe la strada per una felicità piena? Tu butta il seme, poi la Verità si imporrà con la forza stessa della Verità.