Si parte con l’autobus cittadino e si raggiunge Burolo martedì mattina, il 29 ottobre scorso. C’è un po’ di nebbia che rende il paesaggio autunnale ancora più suggestivo.
Un gruppo di studenti del Liceo “Carlo Botta” dell’indirizzo Classico dei Beni Culturali con il professor Silvio Ricciardone e il dottor Fabrizio Dassano sono attesi da Ovidio Glauda, assessore alla Cultura, aree verdi e Cimiteriale del sindaco del sindaco Franco Cominetto. Destinazione una prima ricognizione di studio sulla Chiesa di Santa Maria Maddalena, che si erge su uno sperone di roccia nella vallata che porta a Chiaverano, sotto Torrazzo, sulla Serra Morenica di Ivrea, cesura tra Canavese e Biellese, luogo di antichi transiti e di una misteriosa lastra, forse tombale, di un mercante siriaco del V secolo dopo Cristo, chissà come giunto a Burolo e di un affresco importante nella sacrestia attribuito al pittore marchigiano Domenico della Marca di Ancona, realizzato intorno al 1430.
Il 1° ottobre la preside Lucia Mongiano, il professor Silvio Ricciardone e il sindaco Franco Cominetto con il suo assessore Ovidio Glauda, hanno sottoscritto un accordo particolare, fin dal nome
“adotti…AMO Burolo!” che coinvolge il Liceo, l’Amministrazione comunale di Burolo, la Parrocchia dei Santi Pietro e Paolo, la Pro Loco di Burolo e la Diocesi di Ivrea.
“Si tratta di un progetto pluriennale” afferma il professor Silvio Ricciardone “partito con quest’anno scolastico, ha la finalità di un percorso per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento nell’ambito delle attività di studio e valorizzazione dell’Anfiteatro Morenico di Ivrea e durerà fino all’anno scolastico 22/23.” Aggiunge la preside, professoressa Lucia Mongiano: “L’iniziativa è indirizzata al triennio dell’indirizzo del Liceo Classico dei Beni Culturali, studenti che hanno già esperienze pregresse nei progetti di studio e valorizzazione dell’A.M.I. e inoltre hanno sviluppato familiarità con le attività accoglienza e di narrazione storico-artistica.”
Franco Cominetto, sindaco di Burolo, afferma: “Il tutto è nato dalla conferenza del 15 marzo scorso dal titolo “Enigmi e presenze nell’affresco della Maddalena a Burolo” tenuta dal professor Silvio Ricciardone con la partecipazione della preside Lucia Mongiano, di Mons. Giovanni Battista Giovanino, parroco di Burolo, con le conclusioni di Fabrizio Dassano e la moderazione di Martina Gueli. Il grande successo di pubblico di quella serata ci aveva subito fatto capire la possibilità di valorizzare il paese di Burolo attraverso i suoi monumenti con gli studenti impegnati sul campo nell’accoglienza dei visitatori verso i nostri beni culturali. Così siamo passati subito all’accordo sul progetto del Liceo “Carlo Botta” e siamo partiti.”
Il progetto si pone diversi obbiettivi a Burolo: la Chiesa della Maddalena, la Chiesa della Madonna della Vigna, il percorso dei dipinti murali e dei piloni votivi conservati. Tutto ciò che offre l’arte
antica in questo borgo del Canavese, il suo studio e la sua divulgazione attraverso l’apertura al pubblico dei siti da parte degli studenti del Liceo “Carlo Botta”.
Un altro fiore all’occhiello per l’istituzione scolastica eporediese che si aggiunge al lavoro partito anni fa con lo studio e l’apertura al pubblico della Chiesa di San Nicola da Tolentino in Ivrea, seguito dalla Cripta e Deambulatorio del Duomo cittadino, dalla Chiesa di San Gaudenzio, dalla Chiesa di San Michele in Clivolo di Borgo d’Ale, dal Battistero e Pieve di San Michele di Settimo Vittone, da Palazzo Marini di Borgofranco d’Ivrea e dal Castello di Masino al Palazzo Municipale di Ivrea.