AGLIÈ – “Accolgo con grande piacere la notizia dell’avvenuta acquisizione e inizio di una procedura che porterà a un recupero del complesso industriale dell’area ex Olivetti. Un’area che è stata il perno dello sviluppo economico della comunità alladiese, prima con la De Angeli e Frua e poi con Olivetti e che dopo circa 15 anni di totale abbandono auspichiamo possa tornare ad essere un luogo vivo ed un polo produttivo degno del suo glorioso passato”.
Così il sindaco di Agliè Marco Succio, commenta le ultime notizie ufficiali sul destino della grande sito dismesso che per un secolo e mezzo ha costituito il cuore industriale del borgo ducale, dapprima come manifattura tessile e dal 1955 in poi come stabilimento vocato principalmente alla produzione della iconica macchina da scrivere “Lettera 22”. Il declino di Olivetti, rallentato ma non evitato dalla joint-venture con Canon, segnò una progressiva crisi che portò nel 2008 alla definitiva chiusura della grande fabbrica.
Dopo 15 anni di totale abbandono, ora qualcosa si è mosso. Merito del Consorzio Insediamenti Produttivi, soggetto misto pubblico-privato che dal 1981 opera sul territorio canavesano al fine di favorire lo sviluppo economico del territorio, con particolare attenzione per i siti industriali dismessi grazie ai quali limitare il consumo di suolo. Poco meno di un anno fa, il 31 gennaio 2023, insieme all’imprenditore Massimo Truffa (da circa un decennio attivo con la sua Hitherm in un altro stabilimento recuperato, quello della vecchia Cmg sulla provinciale per Ozegna) –
il Consorzio aveva acquistato da Prelios l’intero comprensorio industriale in disuso ex Olivetti di Agliè, avviando una prima serie di interventi propedeutici al recupero del sito: tale obiettivo sarà completamente raggiunto solo quando sarà completata la bonifica del sottosuolo dell’area, che in sede di conferenza dei servizi è stata attribuita alla competenza di Telecom Italia, e che avverrà
nell’arco di circa 24 mesi.
Con questa rassicurazione è stato più facile per il Consorzio trovare un nuovo investitore privato cui cedere tutta la parte del sito di sua proprietà: il soggetto in questione è la società immobiliare Besa s.r.l., proprietaria della storica Cartiera di Parella (sito operativo della Osai As s.p.a.), che il 21 dicembre scorso ha siglato l’acquisto e che – sempre in collaborazione con il Consorzio – completerà il recupero totale del sito per renderlo appetibile all’insediamento di nuove attività produttive.
Su quali esse possano essere, non vi sono al momento indiscrezioni: il fatto che non sia stata richiesta alcuna modifica della destinazione d’uso (industriale) dell’area, lascia comunque aperta la speranza di nuove opportunità industriali e occupazionali di cui il territorio ha sempre estremo bisogno.