Il regista Stephan Freiss, nato e cresciuto a Parigi, ha studiato Storia in gioventù per poi abbandonare l’università e dedicarsi alla sua passione cinematografica: l’esordio come attore lo vede accanto a Emmanuelle Béart, mentre nel film che presentiamo oggi, “Alla vita”, è alla prima esperienza di regia.
Si tratta di un’opera coraggiosa, con una storia per certi versi complessa, tra il dramma familiare che attraversa la protagonista femminile e i dubbi interiori sulla propria esistenza di Elio, interpretato da Riccardo Scamarcio. C’è molta italianità nell’opera a partire dall’ambientazione: una Puglia ricca di sole e frutti della terra.
La famiglia Zelnik, francese di Aix-Le-Bains ed ebrea ultra-ortodossa, si reca ogni anno in una masseria pugliese: il proprietario è Elio de Angelis, giovane erede dei terreni e della fattoria da parte del padre. All’interno del podere le coltivazioni di cedri di de Angelis rappresentano un simbolo di grande importanza per la famiglia ebrea: secondo un’antica tradizione israelita fu Dio stesso a indicare a Mosè, durante l’esodo del popolo ebraico verso la Terra Promessa, il cedro (etròg) come una delle quattro piante da utilizzare in occasione della celebrazione religiosa delle Capanne, ricorrenza che dura sette giorni all’anno nel mese di luglio. Con il gruppo familiare c’è anche la giovane Esther, che ha 26 anni e comincia a sentire insofferenza per le restrizioni e le regole severe cui è sottoposta; con Elio comincerà un rapporto silenzioso e intimo che metterà a confronto due spiriti che si sono imposti particolari autodiscipline che non li rappresentano.
In questo modo, sotto il sole del sud, in mezzo al profumo del legno di cedro, i protagonisti potranno mettere a confronto le rispettive libertà e le sofferenze delle loro vite, risultando di conforto l’uno con l’altra.
ALLA VITA
di Stephan Freiss
paese: Italia 2022
genere: drammatico
interpreti: Riccardo Scamarcio, Lou de Laâge, Pierre-Henry Salfati, Astrid Meloni, Nicola Rignanese
durata: 1 ora e 58 minuti
giudizio Cei: consigliabile, problematico, per dibattiti