IVREA – La prima settimana di ottobre è dedicata all’allattamento materno e gli eventi organizzati dall’ASL TO4 proseguiranno fino al 19 del mese ponendo attenzione a come conciliare il ritorno al lavoro con l’allattamento al seno che è la migliore protezione contro virus, germi e parassiti per il bambino fuori dal grembo materno. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda l’allattamento esclusivo al seno per i primi 6 mesi e il suo prolungamento con il progressivo inserimento di altri nutrienti nei successivi due anni.
Lo sviluppo del sistema immunitario di un bambino appena nato, non è ancora capace di far fronte ai pericoli che i primi 1000 giorni di vita comportano. Nel nuovo nato, il latte materno previene il rischio di diarrea e di infezioni gastro-intestinali, protegge il bambino dal rischio di contrarre otiti e polmoniti, riduce anche la possibilità di sviluppare asma ed allergie.
I bambini sani e correttamente nutriti riescono a sviluppare una corretta efficienza cognitiva ed intellettiva: sono bambini più vivaci e più recettivi agli stimoli ambientali. Oltre ad essere fonte di una sicurezza psicologica e della creazione e del mantenimento di un forte legame tra madre e bambino, l’allattamento materno ha effetti anche a lungo termine che si riscontrano anche con una maggiore densità minerale ossea, che rende maggiormente resistenti al rischio di fratture, protegge maggiormente dal rischio di contrarre meningite e riduce il rischio di obesità e sovrappeso. Per quanto riguarda la salute della donna, un allattamento prolungato riesce a far distanziare le nascite permettendo al fisico della donna di potersi ristabilire al meglio per accogliere l’impegno di una eventuale nuova maternità e consente di ridurre il rischio di anemie, cancro al seno, cancro alle ovaie e osteoporosi.
Detto questo si capisce come sia importante per una donna vedersi garantire, anche attraverso politiche adeguate, il tempo giusto per l’allattamento. Il mondo del lavoro deve poter mettere in condizioni una neo mamma di allattare sperimentando soluzioni sia all’interno dei luoghi di lavoro, sia favorendo tutte le formule di smart working utili a prendere delle pause specifiche ed esclusive per allattare.
Avere anche la possibilità di farsi aiutare nell’allattamento non solo struttura legami familiari più solidi ma permette anche ad una donna in una fase estremamente delicata della propria vita di ricevere tutte le attenzioni ed i sostegni che le sono necessari. Ancor più nelle società moderne, in cui le distanze con le proprie famiglie di origine si fanno sentire.
È utile ricordare un saggio proverbio africano che ci raccomanda che “per crescere un bambino c’è bisogno di tutto un villaggio”; le politiche a sostegno della famiglia riguardano tutti noi, potenziare servizi a sostegno dei primi 1000 giorni di vita di un bambino, favorire il benessere psicologico dei genitori e del nucleo che accoglie il nuovo nato, incrementare i servizi territoriali pubblici ed in collaborazione con il terzo settore è sicuramente la strada per incrementare una natalità sana e responsabile.