Il 21 agosto 1862 nasceva Emilio Carlo Giuseppe Maria Salgari, figlio del commerciante di tessuti veronese Luigi e della veneziana Luigia Gradara.
Domenica 21 agosto 2022, a centosessanta anni esatti di distanza, Alpette ha intitolato al maestro italiano della narrativa d’avventura la propria biblioteca comunale, che con gli oltre 8mila500 volumi di cui dispone (una cinquantina dei quali sulle opere salgariane) è parte importante del Polo culturale del Paese.
Quali i motivi di questa scelta da parte dell’Amministrazione civica guidata dal sindaco Silvio Varetto? È notorio che, a parte una breve parentesi nel genovese, Salgari abitò nel Torinese per gran parte della sua vita; meno conosciuta è la sua predilezione per il Canavese, che portò lo scrittore e la moglie Ida Peruzzi (di professione attrice di teatro) con i quattro figli Omar, Roberto, Nadir e Fatima a soggiornare dapprima ad Ivrea, poi in piazza Pinelli a Cuorgnè e ad inizi anni ‘900 per tre stagioni estive proprio ad Alpette, che lo ricorda con una targa posta nell’abitazione che lo ospitò.
La cerimonia del 21 agosto ad Alpette è stata l’occasione per rivivere il soggiorno in loco di Salgari, attraverso la riscoperta delle sue opere e l’attualità dei suoi scritti: a guidare questo percorso è stato uno dei maggiori conoscitori della storia della famiglia Salgari: lo scrittore Felice Pozzo, che pochi mesi orsono ha dato alle stampe il bel volume “La vera storia di Emilio Salgari”, edito dalla casa editrice Odoya.