“Arance Frigie”, addio (almeno per ora). Con lo scorso anno è giunto al termine il protocollo triennale sottoscritto, in Prefettura a Torino il 13 febbraio 2015, tra Comune di Ivrea, Fondazione dello Storico Carnevale, Associazione Aranceri, Libera Piemonte e Fondazione Benvenuti in Italia. L’accordo prevedeva di rendere trasparenti e verificabili i dati salienti relativi a produzione e trasporto delle arance utilizzate nella battaglia del Carnevale di Ivrea, in un’ottica di più ampia sensibilizzazione sul tema dello sfruttamento bracciantile, con l’obiettivo di contrastare e prevenire il fenomeno del caporalato.
Nei tre anni di applicazione il protocollo ha contribuito al raggiungimento di obiettivi importanti a livello legislativo e permesso di accendere anche su questo territorio una maggiore attenzione e consapevolezza sociale riguardo al tema dello sfruttamento lavorativo: ma tali successi necessitano di essere tutelati anche in futuro. Nonostante le complessità burocratiche nella fase di realizzazione e la difficoltà a raggiungere pienamente tutti gli obiettivi, sono molte le iniziative che hanno messo al centro il tema sfruttamento lavorativo e caporalato nel dibattito pubblico cittadino e nazionale in questi anni.
A livello legislativo è stato raggiunto un importante obiettivo: la Riforma della legge contro il caporalato, la 199 del 18 ottobre 2016, che ha modificato l’articolo 603-bis del codice penale introducendo una novità fondamentale: l’estensione della responsabilità penale anche al datore di lavoro. Ciò ha reso possibile colpire tutto il sistema criminale che sta dietro al fenomeno dello sfruttamento nelle campagne e non il solo caporale, come prima. E il protocollo Arance Frigie è stato particolarmente rilevante in questo percorso.
Libera e Benvenuti in Italia ritengono dunque sia importante ripetere l’esperienza delle “Arance Frigie”, rivedendo il protocollo alla luce dell’esperienza di questi tre anni, a fronte delle esigenze delle Associazioni degli Aranceri e della volontà del Comune di Ivrea e della Fondazione dello Storico Carnevale di continuare a investire in maniera sempre più efficace nella lotta al caporalato, a partire dalla provenienza etica delle arance del Carnevale, simbolo della battaglia di liberazione.