(Graziella Cortese)

“Ci sono le persone che passano inosservate. E poi c’è Masih Alinejad”. Così scrive Elisabetta Pieretto, giornalista e responsabile comunicazione di IndigoFilm.

La scorsa settimana Diego Bianchi, all’interno della trasmissione “Propaganda Live”, ha intervistato la protagonista del film che vi proponiamo oggi: Masih Alinejad è un vero vulcano, e le sue parole descrivono il pensiero e le vicissitudini che l’hanno portata fino qui. È una giornalista e attivista iraniana che combatte da molti anni la violazione dei diritti umani che viene perpetrata nel suo Paese d’origine: si presenta con i lunghi capelli ricci sciolti sulle spalle e anche questo è un gesto di ribellione, poiché da tempo indica come slogan la scelta di un fiore nei capelli invece dello hijab, il velo imposto dalla tradizione islamica. Ha 45 anni e quando ne aveva 18 è stata arrestata per la prima volta per aver distribuito volantini antigovernativi; oggi vive in esilio a New York (dove è stato sventato un tentativo di rapimento nei suoi confronti) e nei mesi scorsi è stata candidata al Nobel per la Pace.

La pellicola racconta la sua vita e l’incredibile lotta di resistenza per un mondo migliore: già da piccola si trovava a dover ribadire i propri diritti in famiglia, e a denunciare il trattamento di favore riservato al fratello maggiore! E non mancano le critiche rivolte all’Occidente, che ha dimostrato a volte un certo disinteresse per i problemi del mondo islamico. La regista Nahid Persson, iraniana anch’essa e naturalizzata svedese, ha diretto diversi documentari premiati più volte come testimonianza civile.

Masih ha rivelato di avere oggi oltre 6 milioni di follower sui social network, che sono diventati l’arma per diffondere la sua voce di libertà. Il documentario è nelle sale dal 7 marzo (una buona modalità per ricordare la Giornata internazionale della Donna).

BE MY VOICE
di Nahid Persson
paese: Svezia 2021
genere: documentario
interpreti: Masih Alinejad
durata: 1 ora e 30 minuti
giudizio: bello