Visse un’esistenza tranquilla finché, durante la Seconda guerra mondiale, i soldati dell’Armata Rossa non occuparono il suo villaggio natale.
Uscita dal rifugio dove si trovava per sfamare un militare, respinse più volte i suoi assalti e si dispose a morire piuttosto che a concedersi a lui.
Venne uccisa con un colpo di fucile il 22 novembre 1944, a sedici anni, pronunciando i nomi di Gesù, Maria e Giuseppe.
Il 6 marzo 2018 Papa Francesco ne ha riconosciuto il martirio e il 1° aprile dello stesso anno è stata beatificata.
Le sue reliquie sono venerate nella cattedrale di Santa Elisabetta a Košice (Slovacchia) e nella chiesa parrocchiale del suo villaggio natale.