A vent’anni rinunciò al suo progetto di diventare monaca carmelitana per realizzare quello di suo zio, il canonico Louis De Soubiran, di fondare un beghinaggio, ovvero un convento con regole meno severe, esistente in Nord Europa.
Diede un orientamento più religioso dopo aver partecipato a un ritiro spirituale e nel 1864 cominciò l’opera della congregazione intitolata a Santa Maria Ausiliatrice, finalizzata alla preghiera contemplativa e all’assistenza alle ragazze povere.
Lasciò il governo della congregazione nel 1877 perché accusata di cattiva gestione ed entrò nell’Ordine di Nostra Signora della Carità del Rifugio.
Fu riabilitata un anno dopo la morte.