Nobile, entrò giovanissimo nel convento domenicano della sua città.
Fu colpito da una malattia che coprì di piaghe tutto il suo corpo, già esausto per le penitenze.
Visitava assiduamente i malati e dedicava lungo tempo alla confessione.
Ebbe il dono dei miracoli e, quando era priore a Soncino (Cremona), resuscitò un bambino morto senza aver ricevuto il battesimo.
Le sue spoglie riposano nella chiesa di San Giacomo a Biella-Piazzo.