Nacque nei dintorni di Cirene, in Libia, figlio di genitori maomettani e educato secondo la legge coranica.
Le Galee dalla Sicilia lo presero prigioniero, lo trasportarono a Siracusa e qui lo esposero come schiavo, donandolo al migliore offerente.
Se lo aggiudicò un massaio di Avola (Siracusa) che, oltre ad affidargli la custodia delle pecore, lo catechizzò tanto da convertirlo.
Assunse il nome di Antonio, in onore del santo di Padova.
Andrà poi a Noto (Siracusa), ceduto agli uomini che sposarono le due nipoti del massaio.
Questi lo affrancarono ed egli divenne eremita, condizione nella quale morì.