Nato dalla nobile famiglia Ravaschieri, vestì l’abito francescano entrando nei Minori Osservanti della città e divenne dottore in teologia e sacerdote.
In seguito occupò la carica di guardiano di Chiavari, poi di provinciale di Genova.
Si dedicò alla predicazione, ma la gotta lo costrinse a ritirarsi nel convento di Binasco, tra Milano e Pavia, e a restarvi confinato.
Tuttavia, sebbene portato a braccia dai confratelli, poteva assistere alla Messa, prender parte alla recita dell’Ufficio e soprattutto ascoltare le confessioni dei fedeli, attirati dalla fama della sua santità.
Morì il 17 ottobre 1492.