Il nome di battesimo è Antonio Carlo Gerardo.
Entrò all’età di 15 anni tra i Frati Minori Conventuali. Passò per vari conventi: da Aversa ad Amalfi, da Ischia a Ravello, dove morì per le conseguenze di una cancrena a una gamba.
Fu un esempio di umiltà e, pur non essendo dotto, colpiva anche la profondità teologica della sua predicazione.
È stato beatificato da Papa Pio VI il 26 novembre 1775.
I suoi resti mortali sono venerati nella Chiesa di San Francesco a Ravello, esposti in un’urna sotto l’altare maggiore.