Nato a Mardin, in Turchia, di etnia armena, si recò in Egitto dove si conquisterà la fama di sacerdote esemplare.
Nel 1911 fu nominato arcivescovo di Mardin. Nel giugno 1915, pochi mesi dopo l’inizio del genocidio armeno in Turchia, alcuni ufficiali turchi lo portarono davanti al tribunale insieme a 27 persone della comunità.
Il capo della polizia gli propose di convertirsi all’Islam ma egli rifiutò, procurandosi torture “esemplari”.
Morì dopo aver ricevuto l’assoluzione da un sacerdote arrestato insieme a lui.