Nato a Novara, fece la professione religiosa nella vicina certosa di Casotto. Fu inviato a Seitz in Jugoslavia, dove scrisse dei «Sermones».
Fu poi priore di Gyrio. Per divergenze tra i monaci, andò a Roma per chiedere giustizia a Clemente III.
Prima di giungere a Tagliacozzo, dove visse per otto anni in una piccola cella, aveva certamente compiuto una lunga peregrinazione.
Nel giorno della sua festa, nel 1784, la cittadina abruzzese scampò miracolosamente a un terremoto.