Parroco di Chiuso (rione di Lecco) dal 1773 alla morte, fu confessore di Alessandro Manzoni fino a quando lo scrittore vendette la villa lecchese dove soggiornava, nel 1818.
Fu citato in “Fermo e Lucia” per la grande ammirazione che Manzoni nutriva nei suoi confronti. Poi, nelle edizioni successive, Manzoni rimosse la citazione, che era vista come anacronistica.
Fu sepolto nella Chiesa di San Giovanni nel rione di Chiuso.