Benedetto Dio, nei suoi Angeli e nei suoi Santi.
L’ultima acclamazione della benedizione eucaristica ci mette a contatto con due realtà: ci insegna che la lode è rivolta sempre a Dio, così come intese senza la minima esitazione Maria di Nazareth: “Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente e santo è il suo nome”.
Fanciulla semplice quanto sapiente, giungeva al cuore della Verità fondamentale non soltanto della Feda, ma costitutiva del creato e del suo senso.
La catechesi che oggi il Vescovo di Ivrea diffonde via web porta proprio a contemplare questa verità, traguardandola – per dir così – con gli occhi degli Angeli e dei Santi.
Gli Angeli, sono lode a Dio per la loro stessa esistenza, creature celesti ed incorporee, cui la Fede ci propone a credere, attingendo da una copiosa loro presenza in tutta la Scrittura: nell’Antico e nel Nuovo Testamento, la figura degli Angeli, nelle tre gerarchie e nove schiere celesti, ricorre oltre 400 volte.
Annunciano e servono il disegno provvidenziale di Dio e la loro lode per la Incarnazione e per la Resurrezione di Cristo non ha mai cessato di risuonare nella Chiesa.
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I Santi, uomini e donne che hanno fatto proprio il progetto di Dio su di sé e sulla creazione, attendono attivamente la felice conclusione del nostro cammino terreno con la loro incessante intercessione.
Ogni uomo, ogni donna, è chiamato alla santità: i Santi ci dicono proprio questo, verità cui Maria ci richiama, indicandoci quella che potremmo chiamare “via mariana alla santità”, fatta di umiltà e dedizione, una via a suo modo “feriale” offerta a ciascuno, aperta a tutti.
Buona visione e buon ascolto.