(elisa moro) – “Sono tanti che vi rendono felici, ma c’è un grande Amico che è l’autore della gioia di tutti e con il quale il nostro cuore si riempie di una gioia che sorpassa tutte le altre e che dura per tutta la vita: è Gesù. Ricordate, cari amici: quanto più imparerete a conoscerlo e a dialogare con Lui, tanto più sentirete nel cuore di essere contenti e sarete capaci di vincere le piccole tristezze che ci sono a volte nell’animo”: così si rivolgeva Papa Benedetto XVI ai giovani dell’Azione Cattolica nel dicembre 2012.
L’amicizia con Gesù, lo sguardo fisso su di Lui, “autore e perfezionatore della fede” (Eb. 12, 2): ecco l’insegnamento, la sintesi del Magistero e dell’intera esistenza del teologo e Papa Benedetto XVI, ricordato nella Santa Messa di trigesima, celebrata il 31 gennaio 2023 a Romano Canavese, paese di origine del Cardinal Tarcisio Bertone e visitato, il 19 luglio 2009 dall’allora Pontefice.
Numerosa la partecipazione dei fedeli, accorsi, nonostante il freddo tipico di gennaio, da diverse parti della Diocesi, ma anche di tanti sacerdoti, che hanno concelebrato con Mons. Edoardo Cerrato, ricordando e affidando a Dio l’anima del defunto Pontefice.
A solennizzare l’evento, il Coro Diocesano, guidato da Don Alberto Carlevato, ha contribuito a creare un profondo clima di raccoglimento e di preghiera: più che meritati i ringraziamenti ed i complimenti loro rivolti dal Vescovo, a conclusione della Celebrazione.
“Signore, ti amo”: ricordando le ultime parole pronunciate da Papa Benedetto, Mons. Edoardo ha ripercorso la vicenda umana e spirituale di Ratzinger, una vita immersa “nel fare teologia in ginocchio”, come ha detto in più occasioni Papa Francesco del suo predecessore, e nella costante e “intima amicizia con Gesù”, sottolineata, in modo speciale e commovente, dalla presenza, a Romano Canavese, di una copia autografa del primo libro della trilogia su “Gesù di Nazaret”.
Il ritratto di un uomo alla ricerca del Volto (Salmo 26), consapevole del male provocato dalla mentalità moderna, che ha reso drammaticamente incerta la fede degli uomini, fondandola più su un’ideologia che su un reale incontro “con una Presenza in grado di dare alla vita un nuovo orizzonte” (Deus Caritas est).
Nella splendida cornice della chiesa romanese dedicata ai Santi Pietro e Solutore (volentieri messa a disposizione del Parroco, Don Jacek Peleszyk, che l’ha altresì fatta trovare in condizioni impeccabili, per l’importante evento), impreziosita dai tanti dipinti e da un piazzale che sovrasta il paese circostante, sembra ancora di sentire le parole di incoraggiamento e di esortazione che Papa Benedetto rivolse alla Diocesi, in occasione della sua visita: “Cari amici non scoraggiatevi!…”, solo guardando ai valori veri, fondamentali come “pietre d’angolo”, si può permettere di “costruire con speranza il futuro dei giovani, dando vita ad una società veramente solidale e fraterna, dove tutti i vari ambiti, le istituzioni e l’economia siano permeati di spirito evangelico”.
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Il video di oltre 30 minuti che, insieme alla gallery, documenta questo importante momento di fede raccoglie, in sintesi, i seguenti contributi: l’omelia del Vescovo, Mons. Cerrato; la lettura dell’indirizzo di saluto inviato da S.Em. il Card. Tarcisio Bertone; la preghiera composta dal Vescovo per la memoria di Benedetto XVI; la benedizione finale. Si è già detto che la Liturgia è stata animata dagli splendidi canti, da tutti apprezzati, offerti dalla Corale diocesana diretta con passione e competenza da Don Alberto Carlevato: abbiamo desiderato vivamente presentare nel video vari spezzoni dei brani proposti ieri a Romano Canavese, affinchè possa beneficiarne, così come di tutti gli altri contenuti, anche chi non abbia potuto essere presente.